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«Poiché vi è un solo pane, noi siamo, benché molti, un solo corpo: tutti infatti partecipiamo all’unico pane.» (1Cor 10,18)

“I care”, Paolo e l’antidoto contro i demòni di Corinto (1Cor 10,14-22)

In questo brano, l’apostolo si pone con un atteggiamento di attenzione dedicata che invoca complicità e ascolto, allo stesso tempo. L’argomento dei banchetti sacri viene riproposto secondo una luce diversa e cioè in quanto comunione con i demòni, rispetto alla fractio panis che è comunione, invece, con Dio e ciò a motivo del fatto che il concetto di comunione (κοινωνία), all’interno dell’intero epistolario, è denso di significato, in quanto e realtà partecipata, coinvolgente e destino condiviso. In contrapposizione con il rischio dell’idolatria, enumerato nei versetti precedenti (10,7), l’apostolo chiede l’attenzione dei suoi interlocutori su questo punto, poichè persone intelligenti (φρόνιμος), letteralmente “capaci di discernimento” (10,15). 

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