Nell’ambito della Scuola di Formazione Teologica della Diocesi di Piazza Armerina, il prof. Giuseppe Ingaglio, Storico dell’Arte, ha voluto tenere fortissimamente l’ultima lezione di Cultura presso la Chiesa/Santuario del Crocifisso di Papardura in Enna, ineguagliabile tesoro d’arte, cultura, tradizione, ai corsisti di Piazza Armerina e di Enna. [expander_maker id=”1″ ] Affascinante e del tutto interessante l’intervento del docente Ingaglio lasciando meravigliati i presenti per la valenza del patrimonio artistico-religioso del Santuario di Papardura sopravvissuto ai secoli, alle invasioni, alle guerre e a quant’altro il tempo ha posto in essere, la cui conservazioneadditata come esempio di continuità di valori tramandati ai posteri.Grande la curiosità dei discendi alla ricerca di fonti e notizie. E in tal senso la pubblicazione “Conoscere Enna attraversi la storia dei quartieri”, dell’ennese Gaetano Vicari, scrive “La chiesa fu fabbricata nel 1659, ed è inserita in un ambiente rupeste traforato di grotte e ricco di fonti. Ha il tetto a cassettoni di legno, realizzato nel ‘700 dall’ennese Paolo Giuglielmaci. Nel percorso che porta alla chiesa vi è un’artistica Via Crucis in mosaico eseguita nel 1959 da Giuseppe Fornasier. L’opera musiva è completata da tre Croci situate su un’altura, denominata Rocca del Calvario”. Dopo la descrizione dell’adiacente e limitrofo abbeveratoio dotato di sette canali, con lavatoi, Gaetano Vicari, socio fondatore della Società di Storia Patria per la Sicilia Orientale, scrive “Sotto la rupe del Santuario di Papardura, sulla parete di roccia viè lo stemma della città, in rilievo, che mostra l’aquila bicipite con le torri della città demaniale inespugnabile e la spiga di grano che testimonia l’urbs di Cerere”. Oltre l’abbeveratoio grande del secolo XVIII, luogo particolarmente ricco d’acqua,vi sono 14 lavatoi, che servivano per lavare le coperte, la lana e altro. Altra pubblicazione dello stesso Gaetano Vicari sul “Santuario di Papardura, storia del Crocifisso abbandonato”, nell’intento di non far perdere la memoria storica sul Crocifisso di Papardura, ovvero la storia e la immagine del Crocifisso Abbandonato di Papardura”. Nel principio del 1600, s’introdusse ad Enna il culto di una Immagine di Gesù Cristo trovata in una grotta, presso la Porta di Papardura e per questa Immagine, col tempo crebbe la venerazione la venerazione in quel luogo e nel 1696 si fabbricò la chiesa, chiamata del Crocifisso abbandonato. Festa e fede dei cittadini e degli abitanti di Enna a parte, Don Angelo Ventura della Parrocchia di Sant’Anna di Aidone ove vi è il Crocifisso di Fra Umile di Petralia, il 14 settembre si celebra l’Esaltazione della Croce e oltre a quanto programmato con la Confraternita del SS. Crocifisso, verosimilmente, si organizzerà nella Chiesa un intervento giornalistico, ORG permettendo, aperto al pubblico. [/expander_maker]