9 Luglio 2024

INTERVISTA A GIOVANNI ZODDA, NEO PRESIDENTE DEL COLLEGIO DEI RETTORI DELLE CONFRATERNITE DI ENNA

di Mario Antonio Filippo Pio Pagaria

Giovanni Zodda è il nuovo presidente del Collegio dei Rettori delle Confraternite ennesi e subentra a Mario Cascio che ha condotto il Collegio egregiamente. Giovanni Zodda è uno stimato ingegnere nonché docente ed ha compiuto 60 anni proprio stamane (9 luglio).  E’ confrate professo dal 1976 e rettore dell’Addolorata dal 2021, dove è in  amministrazione dal 2006, fino al 2011 con Umberto Tornabene rettore e dal 2011 al 2021 con William Tornabene rettore. [expander_maker id=”1″ ]
Essere rettore di una fra le più importanti confraternite di Enna e adesso presidente del Collegio dei rettori. Come coniugherà i due impegni?
Con la passione e soprattutto con la condivisione. Il significato di Confraternita è “CumFratres”  con i fratelli ovvero insieme ai fratelli. Nulla si fa da soli. In Confraternita ho un grande Consiglio formato da grandi amici con grandissime capacità e un assistente spirituale dotato di grande preparazione teologica e forte spiritualità, ovvero  monsignor Vincenzo Murgano.Lavorare insieme è molto piacevole. In collegio si respira un’ aria di grande armonia e condivisione, per cui sono molto ottimista nel riuscire a lavorare in sinergia con tutti i rettori a partire dal consiglio di amministrazione.

Il Venerdì Santo diventa sempre più importante a livello internazionale. Non pensa che bisognerebbe costituire un organo apposito con dei gruppi che si occupino della  gestione logistico economica e dell’indotto , quindi dell’aspetto turistico- flockloristico e un altro che coadiuvi il clero nell’organizzazione del settore liturgico?
Come ho detto prima, ritengo sia fondamentale lavorare in condivisione. Condivisione per me non significa realizzare qualcosa che sia soltanto condivisibile  bensì lavorare insieme sfruttando le grandissime capacità che sono presenti all’interno del Collegio dei Rettori e nelle Confraternite Ennesi e condividendo il risultato raggiunto. Le Confraternite ennesi sono un riferimento importante per l’intera cittadinanza,pertanto ritengo che bisogna lavorare insieme a tutte le realtà cittadine socio-economiche e politiche con l’obiettivo della crescita della nostra amata città. Ecco, bisogna avere un progetto comune condiviso approfittando della ricaduta positiva dell’internazionalità della nostra Settimana Santa. Bisogna tornare alla B.I.T. di Milano riallacciando i rapporti con i tour-operator; si deve amplificare la diffusione della conoscenza delle nostre tradizioni utilizzando la comunicazione efficace dei media e tutti gli strumenti che la tecnologia ci consente. Ciò si può realizzare solo con un lavoro sinergico con la politica locale, regionale e nazionale, lavorando con tutte le associazioni di categoriademandate al turismo. Però non dobbiamo dimenticare il nostro compito fondamentale la Fede, la Pietà Popolare. La Settimana Santa ennese ha due attori principali, il Collegio dei Rettori e la Collegiata della Chiesa Madre, il tutto deve partire dalla Fede, ovvero la Fede nella Tradizione.

Nella città di Enna esistono molti casi di sofferenza, quali povertà, tossdicodipendenze da alcol e sostanze, ludopatia e quant’altro. Lo scopo istitutivo delle confraternite è stato proprio quello di intervenire nel campo della solidarietà. Come pensa di impegnarsi nello specifico?
Esistono molte Confraternite che operano nel sociale, la maggior parte nel giusto silenzio, come riportato nel Vangelo “ …Quando invece tu fai l’elemosina, non sappia la tua sinistra ciò che fa la tua destra, …”Ci sono tantissimi gruppi di Laici impegnati nella Chiesa che operano nel sociale, penso che sia opportuno che si realizzi un raccordo tra queste realtà per essere più efficaci. Il Collegio dei Rettori si farà promotore, così come richiesto da diversi Rettori nell’ultima riunione, di attività concrete nell’ambito del sociale. Infatti tale argomento è nei punti programmatici del nuovo Consiglio di Amministrazione.
Infine, mi permetta Voglio ringraziare i miei predecessori che ho la fortuna di avere all’interno del Collegio odierno: Ferdinando Scillia Rettore dell’Arciconfraternita delle Anime Sante del Purgatorio, Gaetano Di Venti rettore della Confraternita del SS Salvatore e Mario Cascio rettore della Confraternita di Maria SS di Valverde. Il loro operato con competenza e dedizione sono degli esempi per tutti noi e la loro esperienza è fondamentale per attuare tutti progetti che il nuovo consiglio porterà nella propria programmazione.

Qualche parola sulla “Festa delle feste”, ovvero, i festeggiamenti di questi giorni in onore della Patrona?

La festa di Maria SS. Della Visitazione è nel DNA degli ennesi, tutti abbiamo atteso  con trepidazione e con profonda fede il giorno del 2 luglio. La presenza di tutti i rettori dietro la Nave d’Oro non è casuale, ha un significato molto profondo di fede e devozione verso la Madre Celeste. L’organizzazione della festa patronale è di pertinenza, giustamente, della Collegiata Chiesa Madre e della Confraternita deli Ignudi Maria Santissima. Della Visitazione. il Collegio dei Rettori è da sempre presente nei pellegrinaggi che si susseguono per tutte le domeniche del mese di giugno e nel pellegrinaggio nell’Eremo di Montesalvo con la “lumina”. Ritengo che nel periodo della festa patronale è forte il senso ecumenico delle confraternite e di tutti i confrati che la vivono con fede e devozione. E dulcis in fundo intendo  ricordare il compianto mio rettore e maestro Umberto Tornabene. Se oggi la Settimana Santa è conosciuta in tutto il mondo, parte del merito è sicuramente suo. Mi auguro che con il mio impegno, il supporto e la collaborazione del c.d.a. e di tutti i rettori del Collegio di essere all’altezza del compito di presidente affidando il mio operato alla Nostra Madre Celeste. [/expander_maker] [su_custom_gallery source=”media: 9552″ limit=”33″ link=”lightbox”]

 

 

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