Main Menu

A Niscemi la parrocchia del Purgatorio festeggia il suo primo secolo di vita: tra memoria storica e impegno nel presente

100 anni dall’istituzione a parrocchia

La parrocchia Purgatorio di Niscemi eretta il 14 ottobre del 1919 festeggia un secolo di vita. per la parrocchia del Purgatorio di Niscemi. Tra le tante iniziative che durante l’anno verranno organizzate per ricordare il fausto evento, dal 17 al 20 ottobre, diversi gli appuntamenti animati da alcuni relatori per riflettere sull’identità e la missione della parrocchia oggi e nella storia di essa a partire dai primi del ‘900, alla luce degli eventi della città e della Regione.  Una Celebrazione Eucaristica di Ringraziamento oggi alle 19 presieduta dal Vescovo.
Nel decreto di erezione della parrocchia Anime SS del Purgatorio , avvenuto il 14 ottobre 1919, il Vescovo mons. Mario Sturzo  afferma che “ stando sempre a cuore il bene spirituale della città di Niscemi e per la cura delle anime abbiamo istituito a succursali della Parrocchia Matrice le chiese di S.Giuseppe e  del Purgatorio il 14.10.1908. Con grande gioia del nostro cuore di Pastore abbiamo ritenuto opportuno che fosse arrivato il tempo di istituire con l’aiuto di Dio le chiese succursali di cui sopra a vere ed autonome parrocchie…. Dio onnipotente guardi con benevolenza e protegga queste nuove parrocchie, perchè portino frutti abbondantissimi per la maggior gloria di Dio e la salvezza delle anime”.
In una minuta trovata nell’archivio diocesano lo stesso Vescovo scrive al Cardinale Francesco di Paola Cassetta, Prefetto della Sacra Congregazione del Concilio di “ voler concedere con caritatevole sollecitudine la grazia implorata di erigere due nuove parrocchie. Il bisogno è grave, perché a Niscemi la sproporzionata espansione della città, domanda non due nuove parrocchie, ma più ancora. La grazia sarà la resurrezione di Niscemi, del resto quel che manca alla Sicilia. Due sono le grandi miserie spirituali: la vita di parrocchia e il clero. Nè altro rimedio c’è ai nostri mali. E perciò supplico con il cuore sulle labbra che questa grazia mi venga concessa e senza ritardo”.
Il centenario dell’istituzione della Parrocchia, che vogliamo celebrare è un evento importante per conoscere la sua storia, per confrontarci con il passato e per verificare l’identità della comunità nel tempo presente e nella società di oggi in vista della missione che essa è chiamata a svolgere: realtà teologica, perché comunità eucaristica, famiglia di Dio, fraternità animata dallo spirito di unità: “ ontana del villaggio “alla quale tutti ricorrono per la loro sete; casa della famiglia dei figli di Dio accanto alle case degli uomini: scuola di preghiera che non distoglie dall’impegno nella storia. 
In questo secolo di storia la parrocchia è stata nel territorio un solido punto di riferimento, ha saputo offrire ai suoi abitanti l’identità di comunità valorizzando la ricchezza umana presente in essa e si è sforzata di essere una casa dalla porta aperta perché ognuno possa avere quello che la comunità del Signore Risorto ha ricevuto dal suo Maestro e continua ad elargire a quanti ad essa si accostano: la Parola che illumina e alimenta la fede, i sacramenti che santificano e soprattutto l’Eucarestia che la edifica nell’unità, la preghiera che apre il cuore alla consolazione e ai doni dello Spirito, la carità che non è pura solidarietà ma è pienezza di amore che dal cuore di Cristo arriva a tutti per mezzo della vita rigenerata e rinnovata dalla presenza viva di Dio. 
Negli anni  ”60, il parroco Luciano Tizza in una relazione per la visita pastorale comunicava al Vescovo che nella parrocchie erano maturate tante vocazioni: circa quaranta suore, diversi seminaristi e novelli sacerdoti, tanti laici impegnati nella società che ricoprivano diverse cariche di responsabilità e ruoli sociali importanti. 
I parroci che si sono succeduti in questi anni: dal sac. Saverio Rummolino, morto a causa della epidemia detta “ spagnola “, ai sacerdoti Giacomo Ragusa, Vito Falcone, Luciano Tizza, Nunzio Saita, ognuno ha operato indefessamente nel rendere armoniosa la vita della comunità e nell’arricchire e ad abbellire lo stesso edificio sacro, già di per sé originale per la sua forma e per le sue linee barocche molto luminose. 
Diversi sono i gruppi che in essa vivono e vi operano: dalla Fraternità Francescana, al Rinnovamento dello Spirito, all’Opera del Suffragio, all’Agesci, al gruppo giovani, al coro parrocchiale, al gruppo degli animatori delle attività oratoriali, così come diversi sono i ministeri laicali che in essa svolgono i loro servizi per il bene della comunità. A ricordo di questo evento giubilare la comunità consegnerà nelle mani del vescovo e quindi della Chiesa la struttura ormai ultimata dell’oratorio con le sue attrezzature sportive, con un ampio salone e diverse stanze già complete da utilizzare per l’accoglienza di persone che versano in situazioni particolari. 



Rispondi