“Questo è giorno è molto sentito per noi cristiani. Gesù vuole dimostrare che la nostra vita soprattutto quando è oppressa dalle angosce, dalle sofferenze, è in un momento di rilancio perché è nella ‘onni-debolezza’ che si manifesta la potenza di Dio”.[expander_maker id=”1″ ]
Lo ha detto il Vescovo di Piazza Armerina mons. Rosario Gisana, oggi a Gela, in occasione dei riti del Venerdì Santo.
Gisana, partendo dall’osservazione del “centurione, che dopo la morte di Gesù, ebbe un moto interiore bello, di confessione di fede”, ha sottolineato che “questa non è una questione che interessa solo gli addetti ai lavori, ma chiunque la può fare, anche chi non ha una pratica di fede continua. Invito tutti voi, tutti noi – ha proseguito – a fare questa confessione di fede, a rendere grazie a Gesù che ha donato la vita per noi”.
“Lo riconosciamo nella drammatica visione di uomo grondante di sangue – ha proseguito -. Ha voluto mostrare la sua stessa somiglianza di Dio a partire dalla sua ‘onni-debolezza’ e non ‘onni-potenza’”.
Il Vescovo ha poi detto alla folla: “Benedite coloro che vi perseguitano, rallegratevi perché la vostra ricompensa è in Dio e non sulla faccia di questa terra. Io per primo – ancora – trovo difficoltà a perdonare ma il Signore me lo chiede. Se tu vuoi essere parte della mia figliolanza divina, impara a perdonare, soprattutto chi da dal quale hai ricevuto del male. Tutti abbiamo le nostre croci, siamo tutti un po delusi da questa vita”.
Poi l’appello ai fedeli: “Vi chiedo di pregare per la pace”. Ed infine il monito: “Alzate lo sguardo, perché la vostra liberazione è vicina.
La liberazione di una vita che si rilancia, che si mette in gioco e vuole prendersi cura degli altri. Non nasce da un buonismo ma dallo spirito che ricrea, che da speranza, che da vita”, quindi l’augurio alla città “perché la possa riprendere la sua vitalità sotto lo Spirito Santo. [/expander_maker]