Pollo o aquila? Un incontro di sogni tra i ragazzi del servizio civile universale
Si è tenuto giovedì 8 febbraio, l’evento di programma interdiocesano che ha coinvolto gli operatori volontari in SCU presso le diocesi di Piazza Armerina, Noto e Ragusa.
L’incontro, che si è svolto presso la Caritas di Piazza Armerina, ha voluto lanciare una riflessione sul futuro, intorno al tema del sogno, da cui i giovani si sono lasciati interrogare con entusiasmo e partecipazione. In molti hanno messo a fuoco progetti di vita e desideri profondi, tanti altri hanno preso consapevolezza di non avere sogni per il loro futuro o di perseguire obiettivi sognati per loro da qualcun altro.
“Sogna, ragazzo, sogna di Roberto Vecchioni è stata la canzone simbolo di questo incontro – racconta Nicoletta Giardina – accompagnata da un’apparentemente semplice domanda: “I tuoi sogni sono da pollo o da aquila?”. Spesso viene detto di noi giovani che non ci accontentiamo mai, che a causa di ciò non vogliamo lavorare o non capiamo come il mondo degli adulti funzioni e che bisogna affrontare la realtà dei fatti. Durante questo incontro è diventato evidente che non è così. La verità è che noi giovani della generazione Z non vogliamo vivere la nostra vita dentro un pollaio, vogliamo volare nei cieli più alti. Non ci accontenteremo dei sogni da pollo che gli altri ci vogliono assegnare, continueremo a rincorrere con speranza i nostri sogni d’aquila, perché una vita senza sogni è una vita buia, una vita che non vale la pena vivere. È stata una meravigliosa giornata che ricorderemo per sempre. E sono grata a tutti gli organizzatori e i partecipanti.”
A chiudere l’incontro una riflessione spirituale sul “Sogno di Giacobbe” e un atto di affidamento a Dio di tutti i desideri espressi, di quelli da scovare, e dei sogni che sembra impossibile realizzare.
La giornata ha costituito inoltre l’occasione per conoscere da vicino l’operato della Young Caritas di Piazza Armerina, attraverso testimonianze e racconti di chi svolge un servizio di animazione rivolto agli anziani del territorio diocesano e ai detenuti della casa circondariale.
Il clima di bellezza che i giovani hanno creato, con il loro entusiasmo, la voglia di mettersi in gioco, di raccontarsi e di accogliere, è la testimonianza di un fermento che saputo indirizzare può essere motore di grande bellezza. I giovani chiedono di incrociare sguardi appassionati e generativi, che sappiano infondere fiducia nel confronti del futuro e delle proprie risorse personali, chiedono di avere adulti affidabili e credibili su cui contare.
L’incontro, che si è svolto presso la Caritas di Piazza Armerina, ha voluto lanciare una riflessione sul futuro, intorno al tema del sogno, da cui i giovani si sono lasciati interrogare con entusiasmo e partecipazione. In molti hanno messo a fuoco progetti di vita e desideri profondi, tanti altri hanno preso consapevolezza di non avere sogni per il loro futuro o di perseguire obiettivi sognati per loro da qualcun altro.
“Sogna, ragazzo, sogna di Roberto Vecchioni è stata la canzone simbolo di questo incontro – racconta Nicoletta Giardina – accompagnata da un’apparentemente semplice domanda: “I tuoi sogni sono da pollo o da aquila?”. Spesso viene detto di noi giovani che non ci accontentiamo mai, che a causa di ciò non vogliamo lavorare o non capiamo come il mondo degli adulti funzioni e che bisogna affrontare la realtà dei fatti. Durante questo incontro è diventato evidente che non è così. La verità è che noi giovani della generazione Z non vogliamo vivere la nostra vita dentro un pollaio, vogliamo volare nei cieli più alti. Non ci accontenteremo dei sogni da pollo che gli altri ci vogliono assegnare, continueremo a rincorrere con speranza i nostri sogni d’aquila, perché una vita senza sogni è una vita buia, una vita che non vale la pena vivere. È stata una meravigliosa giornata che ricorderemo per sempre. E sono grata a tutti gli organizzatori e i partecipanti.”
A chiudere l’incontro una riflessione spirituale sul “Sogno di Giacobbe” e un atto di affidamento a Dio di tutti i desideri espressi, di quelli da scovare, e dei sogni che sembra impossibile realizzare.
La giornata ha costituito inoltre l’occasione per conoscere da vicino l’operato della Young Caritas di Piazza Armerina, attraverso testimonianze e racconti di chi svolge un servizio di animazione rivolto agli anziani del territorio diocesano e ai detenuti della casa circondariale.
Il clima di bellezza che i giovani hanno creato, con il loro entusiasmo, la voglia di mettersi in gioco, di raccontarsi e di accogliere, è la testimonianza di un fermento che saputo indirizzare può essere motore di grande bellezza. I giovani chiedono di incrociare sguardi appassionati e generativi, che sappiano infondere fiducia nel confronti del futuro e delle proprie risorse personali, chiedono di avere adulti affidabili e credibili su cui contare.