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Celebrata la Patrona di Palermo dal cardinale Salvatore De Giorgi.

Santa Rosalia pellegrina di speranza

Celebrato a Palermo in cattedrale, il solenne pontificale in onore di Santa Rosalia. La messa è stata presieduta dal Cardinale Salvatore De Giorgi che, tra l’altro, celebra quest’anno il suo settantesimo di ordinazione sacerdotale, il cinquantesimo di ordinazione episcopale e il venticinquesimo di cardinalato.

Presenti diversi vescovi provenienti da ogni parte della Sicilia. Durante l’omelia, il cardinale no n ha mancato di evidenziare l’azione del beato don Giuseppe Puglisi, dal cui assassino si compiono quest’anno i trent’anni. Il cardinale, ha anche, ricordato, fratel Biagio Conte scomparso da qualche mese, sottolineando il valore del dedicare la vita alla carità verso gli ultimi. Il concetto è stato ripreso, dopo, da monsignor Lorefice che ha ricordato i poveri, i malati, i minori a rischio e i giovani smarriti, affinché questi ultimi trovino il Signore. “Santa Rosalia – ha detto ancora il cardinale De Giorgi- è pellegrina di speranza per non farci cadere nello scoraggiamento che, purtroppo induce alcune persone a rivolgersi ai cosiddetti maghi o, addirittura, e questo é peggio al satanismo” .
Non ha mancato di nominare al negativo la mafia e la sua presenza, definendola un bubbone pestifero e malefico. Il Vangelo del giorno, quello specifico della festa della “ Santuzza” definita da De Giorgi la Santa per antonomasia, é significato dalla parabola delle dieci vergini che attendono lo sposo. Le più sagge, come si sa, fecero scorta di olio in piccoli vasi, a metafora del fatto che la conversione avviene a piccoli passi, goccia dopo goccia, e così si giunge alla santità. A concelebrare con De Giorgi, oltre a Sua Eccellenza l’arcivescovo di Palermo monsignor Corrado Lorefice, il cardinale Paolo Romeo. Il cardinale ha fatto un passaggio anche sulla figura di un altro martire della mafia , il beato giudice Rosario Livatino, stigmatizzando la mafia e definendola “ un bubbone pestifero e malefico. De Giorgi ha novantatré anni ma ha ancora una forte verve. Presenti le autorità civili e militari. De Giorgi ha anche ribadito la sua fedeltà al “Grande Papa Francesco”. Al termine dell’omelia l’assemblea gli ha tributato un lunghissimo applauso e lui non senza commozione, ha detto che prega per i palermitani auspicando che loro facciano la stessa cosa per lui. Il saluto di rito verso il vescovo emerito, è toccato, dopo, all’arcivescovo di Palermo, monsignor Corrado Lorefice : “Abbiamo potuto constatare dalla sua viva voce la gratitudine per questo triplice giubileo. Abbiamo qui presenti i vescovi di tutta la Sicilia e festeggiamo la bellezza al femminile (ha citato Agata e Lucia) dei santi della nostra terra di Sicilia e Il popolo santo di Dio che può riconoscersi nella sua Santa. Grazie Eminenza, con la sua delicatezza per aver sottolineato il momento per rendersi comunità nel segno della sinodalità portata avanti da Papa Francesco” Lorefice ha rivolto anche un pensiero verso le case di reclusione e di sofferenza della Sicilia. evidenziando la consolazione della Misericordia di Dio che non si stanca mai di essere con i cosiddetti ultimi. Avvicinandosi il triste anniversario della strage di Via D’Amelio, l’arcivescovo ha parlato dei martiri della giustizia e ha ricordato in particolare modo Paolo Borsellino e delle le altre vittime mietute da Cosa nostra e la sua professionalità e rettitudine elargite fino al dono di sè. Presente il cardinale Paolo Romeo .



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