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Nelle opere di Gabriella sono dipinti i sentimenti e le emozioni vissute a causa della malattia

STATI D’ANIMO. L’artista mazzarinese DI NATALE espone alla clinica Catanese Humanitas

“Può la vita prima, durante e dopo il tumore alla mammella, diventare un’opera d’arte?”. Con la personale “STATI D’ANIMO”, l’artista Gabriella Di Natale dipinge i sentimenti e le emozioni vissute a causa della malattia, scoperta nel 2021 durante una mammografia di controllo vita.
“Stati d’animo” è la nuova personale dell’artista piazzese, di origini mazzarinesi, che sarà presentata martedì 5 marzo alle ore 10.30 all’Istituto clinico catanese “Humanitas” di Misterbianco. Quale impatto ha sulla persona la diagnosi di una malattia come il tumore? Cosa interrompe e cosa scatena? Quale percorso attraversano la mente, l’anima e il corpo? Quale viaggio l’attende?  L’artista Di Natale, piazzese di origini mazzarinesi, è una di quelle donne che hanno conosciuto la malattia, l’hanno affrontata e adesso la raccontano. Ma più che a parole Gabriella la narra come lei sa fare, con l’arte e la pittura. “La mostra – afferma la Di Natale – è una personale autobiografica, una ricostruzione attenta e dettagliata di un periodo buio della mia vita e degli stati d’animo che l’hanno pervasa e che possono rispecchiarsi nel quotidiano di altre persone. Dalla mia esperienza ciò che posso dire è che alla fine c’è sempre la luce. Durante la malattia mi sono sentita persa, dissociata, sono sensazioni che con le parole, pur essendo brava nella scrittura, non riesco a spiegare, con l’arte pittorica si”.  Il percorso della mostra conta ben 30 opere e comincia con una foto dell’artista come simbolo della vita precedente, prima cioè che avesse inizio il calvario. Segue un racconto scritto e poi l’esposizione delle tele emblematiche di come Gabriella nella triplice veste di donna, artista e paziente, vuole donare un messaggio di speranza e di coraggio, di positività necessaria per trovare la forza di superare le avversità. Una storia di rinascita che accende un faro sull’importanza della prevenzione. Tra “l’urlo iniziale” e “il filo della vita” ci sono altri stati d’animo: l’impotenza, la dissociazione dalla realtà, il dolore, la cicatrice, il trauma della perdita dei capelli, la preghiera, la stanchezza, la concezione del tempo, il recupero, la fine della cura, l’ultimo bacio alla mamma, il coraggio di rinascere, il nuovo sguardo al mondo, la nuova vita e la libertà.  La mostra ad ingresso gratuito è visitabile da lunedì a sabato dalle 8 alle 20, fino al 24 marzo.
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