
Restituire dignità, questo il principio alla base del lavoro che la Diocesi, attraverso la Caritas, con i 12 centri di ascolto presenti in tutti i 12 comuni della Diocesi, compie in favore dei più poveri. Si tratta di un compito nel quale i volontari non sono soli ma si avvalgono del contributo che ciascuno, destinando l’8xmille alla Chiesa cattolica, può offrire liberamente, consapevole che la sua firma si trasforma in migliaia di gesti d’amore (per maggiori informazioni visita il sito www.8xmille.it)
La Caritas diocesana, che il Vescovo, mons. Rosario Gisana ha affidato ai diaconi permanenti, (direttore diocesano è uno di loro: Mario Zuccarello) è ramificata in tutta la Diocesi attraverso i Centri di ascolto, i banchi alimentari, gli empori della solidarietà ecc.
Abbiamo rivolto alcune domande al direttore Mario Zuccarello
Quali sono le persone che si rivolgono a voi? Ai Centri di Ascolto della CARITAS diocesana di Piazza Armerina, si rivolgono persone di ogni genere che si trovano in situazioni di bisogno e difficoltà (poveri, emarginati, stranieri immigrati e rifugiati, senza dimora, persone separate e coloro che vivono situazioni di disagio psicologico o dipendenza), alle quali si offre un sostegno concreto, accompagnandole nel percorso di superamento delle varie criticità.
In quest’ultimo anno c’è stato un incremento di queste situazioni di difficoltà? In quest’ ultimo anno abbiamo assistito ad un sensibile aumento delle situazioni di disagio in generale; in particolare si registra un lieve ma costante aumento del ”Working Poor“, ovvero di coloro che, pur lavorando, non riescono a soddisfare i propri bisogni primari.
Le persone prima di tutto si accolgono: come procedete? Nell’ accogliere le persone che si rivolgono a noi, cerchiamo di far loro comprendere quanto ci stia a cuore la loro persona, che non si identifica certamente con i problemi che stanno vivendo. Regaliamo loro, innanzitutto, un bellissimo sorriso e poi chiediamo, nel modo più dolce possibile, in che cosa possiamo essere loro utili, come possiamo aiutarle concretamente. L’accoglienza prosegue con un ascolto serio, profondo ed attento; un ascolto che non è un mero esercizio uditivo, ma che nasce da cuori carichi di compassione cristiana. Un ascolto sincero, scevro da qualsiasi pregiudizio e preconcetto, che abbia sempre a cuore il bene dell’altro, la sua preziosità come essere umano.
Esiste ancora un ruolo di supplenza delle istituzioni da parte della Caritas? Dal nostro modesto osservatorio locale, dobbiamo purtroppo constatare che, a parte qualche caso positivo, si assiste ad atteggiamenti, da parte di uffici/enti istituzionali, volti sistematicamente a delegare in toto alla Caritas quella funzione di advocacy sociale alla quale tutte le istituzioni sono chiamate.
Altri progetti in corso? I progetti in corso sono sulle povertà educative, nei centri di Mazzarino e Aidone ed un progetto sociale per una “ Casa Accoglienza Ragazze Madri “, a Barrafranca.
Quale importanza ricoprono i fondi 8xmille per le opere di carità presenti nella nostra Diocesi? I fondi 8xmille dedicati alla carità sono di vitale importanza per il mantenimento delle opere di sostegno alle persone più fragili. Garantiscono la prosecuzione dei servizi nel tempo. Senza questi fondi rischiamo di dover interrompere alcuni di questi importanti servizi.
Come può la nostra comunità contribuire ulteriormente per sostenere le attività della Caritas? Oggi i luoghi maggiormente bisognosi sono il centro di ascolto. Perciò se dovessi dire alle persone della comunità di cosa abbiamo bisogno, direi certamente dei volontari. In seconda battuta è necessario che ciascuno rivolga il proprio pensiero a coloro che, vicini a ad ognuno di noi, hanno bisogno di aiuto: questo può essere il sostegno più bello ed importante! Diffuso, silenzioso e costante nel tempo. Infine certamente aggiungerei una cosa molto semplice che possono fare tutti… firmare per l’8xmille alla Chiesa cattolica!
Firma anche tu per l’8xmille alla Chiesa cattolica: è una firma che fa bene!