7 Ottobre 2025

Ad Aidone la giornata del migrante

di Carmelo Cosenza

Nella chiesa di Santa Maria La Cava – Santuario San Filippo apostolo in Aidone si è celebrata domenica 5 ottobre a livello diocesano la Giornata mondiale del migrante e del rifugiato, dal tema “Migranti, missionari di speranza”.
Il tema della giornata ha preso spunto dal messaggio di Papa Leone XIV dove il Santo Padre  riflette sul contesto attuale “tristemente segnato da guerre, violenze, ingiustizie e fenomeni metereologici estremi, che obbligano milioni di persone a lasciare la loro terra d’origine per cercare rifugio altrove”.
A questo passaggio ha anche fatto riferimento nella sua omelia il vicario Generale mons. Antonino Rivoli, che ha presieduto la Celebrazione Eucaristica, concelebrata dai parroci di Aidone e dal direttore dell’ufficio diocesano Migrantes don Osvaldo Brugnone. La celebrazione è stata animata dal coro interparrocchiale di Aidone. La giornata è stata organizzata dall’ufficio diocesano, in sinergia con il Vicariato di Aidone, l’associazione Don Bosco 2000. Alla celebrazione hanno preso parte diversi migranti che vivono ad Aidone, a Piazza Armerina, Pietraperzia e Villarosa, con i diversi operatori ed educatori che seguono i numerosissimi migranti.
Alla preghiera dei fedeli un giovanissimo migrante, cristiano copto, ha pregato in arabo. Alla fine della celebrazione l’intervento del sindaco di Aidone prof.ssa Anna Maria Raccuglia, che ha sottolineato come Aidone sia una cittadina accogliente. Sono infatti oltre 100 i migranti accolti, tra i quali anche diversi minori. E poi l’intervento di ringraziamento del direttore don Osvaldo Brugnone, il quale ha anche facendo riferimento al messaggio di Papa Leone ha sottolineato che “è la ricerca della felicità una delle cause della mobilità umana e il collegamento tra migrazione e speranza, che ben riflette il motto del Giubileo 2025 “Pellegrini di Speranza”, è spesso al centro di molte esperienze migratorie”.
Alla fine della celebrazione ha avuto luogo un momento di convivialità “interculturale” con degustazione di cibi locali e di cibi preparati dagli stessi migranti. Si sono potuti tra l’altro gustare cibi e dolci egiziani, tunisini, afghani e del Bangladesh.

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