
La Chiesa cattolica è da sempre attenta all’educazione dei fanciulli e dei giovani. Con l’8xmille tutela i minori e favorisce percorsi formativi, di integrazione e inclusione per le persone con disabilità, i migranti, i rifugiati e i richiedenti asilo. Per prevenire l’abbandono scolastico e il disagio giovanile, gli oratori parrocchiali organizzano attività di supporto didattico, centri diurni aggregativi e socioeducativi per minori, laboratori per aiutare i giovani a scoprire e allenare i propri talenti nello sport, nella musica e nell’arte.
Cresciamo e cambiamo è il tema del progetto che Caritas Diocesana sta portando avanti nei Vicariati di Aidone e Mazzarino comuni della diocesi di Piazza Armerina in favore di bambini e ragazzi .
Uno spazio e un tempo di condivisione e di socializzazione
La Caritas della Diocesi di Piazza Armerina nei vicariati di Aidone e Mazzarino sta portando avanti dei progetti per bambini e ragazzi, con problematiche socio-educative e culturali. Questi grazie all’esperienza ormai pluriennale maturata, dall’equipe diocesana e dei volontari dei due centri di ascolto, hanno trovato uno spazio e un tempo di condivisione e di socializzazione caratterizzati da attività informative e formative orientate alla crescita personale e relazionale, alla cittadinanza attiva, alla legalità e alla partecipazione alla vita comunitaria.
Sviluppo del benessere dei ragazzi con il coinvolgimento di famiglie e scuole, con incontri settimanali
Presso la sede di Aidone, il gruppo degli operatori ha perseguito l’obiettivo generale di contribuire, attraverso interventi rivolti ai minori, allo sviluppo del loro benessere e favorire i processi di partecipazione e di integrazione sociale, coinvolgendo famiglie, scuole, terzo settore e istituzioni varie.
Dopo alcuni incontri propedeutici all’organizzazione di tempi, modalità e attività, l’equipe ha calendarizzato gli incontri con i minori, che si sono tenuti con cadenza settimanale coinvolgendo bambini tra i 9 e gli 11 anni.
Un laboratorio di ceramica
A seguire è stata realizzata l’attività formativa relativa al laboratorio di ceramica a cura di un esperto ceramista e con la collaborazione dei volontari e della coordinatrice. L’attività di produzione di tavolette d’argilla con disegni e frasi sui diritti dei bambini è stata accolta con entusiasmo dai bambini, i quali hanno utilizzato il pensiero creativo e la manipolazione per creare ciò che più e meglio rappresentava le loro idee di giustizia, rispetto e diritti, il tutto si è svolto in un clima di leggerezza e allegria.
Un mini consiglio Comunale per esporre al sindaco della Città i bisogni
Riflettendo sui bisogni emersi e sui diritti più rilevanti dei bambini, che talvolta non vengono rispettati, i ragazzi, dopo essere stati preparati dalla psicologa e da una avvocata, volontaria di una associazione del territorio diocesano, sono stati coinvolti in un mini consiglio comunale alla presenza del sindaco di Aidone, durante il quale hanno potuto esporre le loro richieste rispetto ai bisogni individuali e collettivi della comunità.
Educazione all’affettività
Un percorso di educazione all’affettività, esplicitamente richiesto dagli insegnanti e supportato dai volontari della Caritas, che ha coinvolto ragazzi e ragazze di due classi quinte e di una quarta della scuola primaria di Aidone. Gli incontri sono stati svolti a cadenza settimanale, gestiti dalla psicologa e con l’intervento di un’avvocata volontaria.
A tal proposito sono stati affrontati i fenomeni del bullismo e del cyberbullismo, offrendo ai partecipanti anche una serie di strumenti pratici per conoscere i segnali di disagio e per avviare segnalazioni e linee di intervento.
L’evento finale del progetto, svoltosi il 21 novembre 2024, è stato molto ricco e articolato e ha coinvolto gli alunni delle classi interessate, tutti i ragazzi che hanno partecipato alle varie attività, i genitori, gli insegnanti, i volontari della Caritas di Aidone, l’equipe diocesana, gli esperti, il sindaco, il dirigente scolastico e il nostro Vescovo che ha fortemente creduto nel presente progetto. La mattinata è stata articolata con varie attività in cui i bambini hanno piantato bulbi e bombe di semi, hanno cantato e rappresentato il percorso dell’intero progetto, raccontando i vari momenti formativi e mostrando le tavolette di ceramiche realizzate, hanno rappresentato con balli e interventi gli argomenti del bullismo, delle emozioni e dei diritti dei bambini e dell’adolescenza.
Per i minori dai 6 ai 17 anni
Presso la sede di Mazzarino, l’equipe formativa ha avviato e portato avanti le varie attività e i laboratori attenendosi agli obiettivi del progetto, contribuendo allo sviluppo e al benessere di minori in condizione di disagio socio-culturale e incentivando i processi di partecipazione e di integrazione sociale. I destinatari sono stati bambini e ragazzi di età compresa tra i 6 e i 17 anni.
Incontri mensili e settimanali
Gli incontri informativi sono stati articolati a cadenza mensile, mentre le attività formative e di socializzazione sono state articolate a cadenza settimanale. Le macro aree di riferimento sono state: il bullismo, cyberbullismo, il confronto tra la realtà digitale e la vita nel mondo reale, la conoscenza delle fragilità socio-educative del territorio e delle risorse della comunità, le relazioni con gli altri, l’importanza del dialogo e di una comunicazione empatica. Gli incontri hanno avuto l’obiettivo di accogliere i bisogni prevalenti e offrire risposte adeguate a dubbi e curiosità, ma anche di realizzare azioni di orientamento e accompagnamento nelle eventuali difficoltà manifestate.
Laboratori musicali e di ceramica e attività ludiche
Sono state attivate anche diverse esperienze laboratoriali tra cui il laboratorio di ceramica, gestito da un esperto che ha trattato le tematiche della cittadinanza attiva e dei diritti dei bambini e degli adolescenti attraverso il linguaggio espressivo della ceramica, così come è stato fatto nella sede di Aidone. Alcune attività formative sono state dedicate all’area ludico-motoria durante le quali è stato sperimentato concretamente il lavoro di squadra e la collaborazione tra pari, promuovendo di fatto dinamiche relazionali positive e di rispetto delle capacità di ognuno. Anche in questa sede, attenzione è stata posta al tema dell’affettività e dell’empatia attraverso il laboratorio dell’ascolto durante il quale la visione di cortometraggi, la realizzazione di attività esperienziali di narrazione di sé e la lettura condivisi di libri a tema hanno permesso di affrontare tematiche importanti quali: l’amicizia, il rispetto dell’altro, l’accoglienza, l’inclusione, i fenomeni migratori, il valore della gratitudine, il rispetto dell’ambiente e del creato, ecc. Il tema dell’ascolto è stato veicolato anche attraverso un laboratorio musicale, che da tempo è attivo nella sede del progetto e gode di risorse umane volontarie, ma anche di strumenti utilizzati nelle precedenti progettualità. Lo scopo è stato quello di mettersi in gioco in varie attività sperimentando il canto come capacità di ascolto e di relazione e utilizzando la voce e i testi musicali come strumenti per comunicare emozioni e parlare di sé e degli altri.
Educazione alla legalità
È stato realizzato anche un incontro con l’Arma dei Carabinieri per ragazzi tra i 13 e i 18 anni in cui, oltre alla presentazione generale del lavoro dell’Arma, è stata proposta una interessante analisi del territorio di Mazzarino con punti critici e potenzialità, in relazione ai temi del bullismo, droghe, violenza, rispetto delle regole, fragilità economico-sociali che ha generato un vivace e propositivo dibattito tra i ragazzi e le figure competenti.
Le ricadute delle azioni progettuali riguardano principalmente i bambini e i ragazzi coinvolti nelle attività in riferimento al benessere, alla consapevolezza e alla qualità delle relazioni sociali. Anche a seguito della pandemia e dell’isolamento forzato, i minori spesso manifestano in vari modi il bisogno di condivisione e di vita sociale, cercando stimoli nuovi e luoghi in cui socializzare, dialogare, confrontarsi su temi importanti, ma anche fare e giocare insieme. Il presente progetto ha permesso di rispondere a questi bisogni, talvolta taciuti, garantendo di fatto numerose occasioni di informazione e di formazione, con esperti di vari ambiti. Gli esiti riguardano una maggiore consapevolezza delle proprie modalità comunicative, maggiore autostima e capacità di attivare strategie efficaci di fronte alle difficoltà relazionali.
Anche a livello comunitario, si è determinato un effetto di attenzione e solidarietà per la fascia giovanile, risvegliando nella comunità la consapevolezza che è importante seminare bene sui minori, in quanto adulti e cittadini del domani. La richiesta di attivare il percorso sull’affettività nelle scuole o ancora la prontezza di risposta dell’Arma dei Carabinieri di Mazzarino o del Sindaco di Aidone sono esempi di questo effetto che, partendo dalla parrocchia, coinvolge di fatto tutta la comunità locale.
Le attività della Caritas diocesana in effetti sono da sempre sostenute con interesse ed entusiasmo da diverse realtà istituzionali, ecclesiali e associative che a livello locale sono vicine alle iniziative promosse a favore delle famiglie e delle fasce di popolazione più bisognose.
I primi sostenitori del progetto sono certamente le parrocchie in quanto portavoce dei bisogni ricadenti nel territorio parrocchiale, soprattutto di quei bisogni che talvolta non arrivano ai servizi sociali e alla Caritas diocesana. La presenza nel territorio di parroci e volontari favorisce infatti una conoscenza più capillare delle necessità presenti e diventa anche risorsa, in quanto la stessa parrocchia tramite i progetti Caritas cerca di rispondere ai bisogni della parrocchia e della comunità nel suo insieme.
Grazie all’8xmille la Caritas diocesana può svolgere un lavoro a favore della popolazione più fragile con la collaborazione di parrocchie e le tante realtà associative del terzo settore che offrono a vario titolo forme di assistenza, di accoglienza, di accompagnamento sociale, di inserimento lavorativo a famiglie, immigrati, detenuti, minori, disabili, ecc.
L’importo del progetto 8xmille Cresciamo e cambiamo è stato di Euro 45.000.
8xmille una firma che vale molto
CHI PUÒ FIRMARE
Possono sostenere la Chiesa con l’8xmille tutte le persone che hanno un reddito di lavoro dipendente o una pensione, o altro e, per questo, pagano allo Stato italiano un’imposta, che si chiama IRPEF e dal quale lo Stato Italiano preleva l’8xmille.