29 Aprile 2025

Il pellegrinaggio a San Filippo apostolo ad Aidone

di Mario Antonio Filippo Pio Pagaria

È in pieno corso la preparazione ai solenni festeggiamenti di San Filippo Apostolo, compatrono di Aidone,  che si festeggia giorno 1 maggio. Il Santo ad Aidone da tempo immemorabile, va ricordato, viene festeggiato  in tale data (secondo il vecchio calendario liturgico che ricordava che in quel giorno furino deposte le reliquie dei Santi apostoli Filippo e Giacomo sotto l’altare della Basilica dei Santi XII apostoli a Roma), benché la festa liturgica ricorra il 3 maggio. Quest’anno la festa ha un valore particolare, poiché il vescovo di Piazza Armerina, monsignor Rosario Gisana, ha eretto, mediante un decreto, il santuario ove è custodita la sacra effige di san Filippo e le sue reliquie, a chiesa giubilare. Il periodo giubilare, come anzidetto, sancito per decreto dal vescovo, è  iniziato il 22 aprile e si concluderà il 1 giugno. Il 22 aprile scorso ha avuto luogo l’apertura del mese giubilare con una celebrazione durante la quale si è celebrata l’Eucarestia per il defunto Papa Francesco. Durante il mese giubilare, si potrà lucrare l’indulgenza plenaria a condizione di confessarsi, comunicarsi e pregare per le intenzioni del Santo Padre, dopo aver recitato  il Credo e il Padre nostro. In questo periodo,  dopo la dolorosa scomparsa del caro Papa Francesco, va precisato, in cui, in attesa degli esiti del conclave, che eleggerà il successore di Pietro al soglio pontificio, la sede Petrina è vacante, pertanto si potrà sostituire la preghiera per il Papa, con quella per la Chiesa Universale.
La festività di San Filippo, detto il “nero” per via dell’incarnato scuro della statua,  è molto sentita e, nel santuario di Aidone, confluiscono,  il giorno della festa, decine di migliaia di pellegrini provenienti da ogni parte della Sicilia, e, in particolare dalle provincie di Enna, Caltanissetta, Catania e Messina e da diversi comuni della Diocesi. Altro momento è stato il pellegrinaggio comunitario organizzato dallo stesso Santuario, dal bivio della Bellia fino ad Aidone lungo un percorso di 8 chilometri. La vigilia della festa e giorno 1 maggio, saranno celebrate numerose messe . “ Il giorno della festa – dice il parroco, p. Carmelo Cosenza, caporedattore di “Settegiorni” e  direttore dell’Ufficio per le comunicazioni sociali della diocesi – saranno disponibili numerosi sacerdoti, sia per le confessioni, sia per le celebrazioni delle messe, che si susseguiranno di ora in ora ad iniziare dalle sei del mattino”. Il solenne pontificale, sarà celebrato alle ore 11 di giorno 1,  dal vescovo, monsignor Rosario Gisana e ad esso seguirà la processione per le vie del paese con la “vara” su cui è collocata la statua del santo. Sono molti i pellegrini che fanno il tradizionale “viaggio a piedi” partendo soprattutto da Enna, Valguarnera, Nicosia, Caltagirone e Piazza Armerina. Ovviamente al “viaggio a piedi”, una volta, veniva attribuito un significato “magico”, quasi pagano e la maggior parte dei pellegrini lo faceva per “ottenere una grazia”. Oggi, pur rimanendo, fondamentalmente, sempre lo stesso scopo, grazie alla catechesi postconciliare il “viaggio” o “pellegrinaggio” viene inteso come l’offerta di un sacrificio, in spirito di penitenza, non dimenticando che il centro di tutto è Cristo che si dona all’uomo attraverso la croce. A sua imitazione, i fedeli affidano il sacrificio del “viaggio a piedi” stesso, nella speranza, si, di ottenere un miracolo materiale, ma aspirando, principalmente, al miracolo finale, che sarà quello della risurrezione. Cristo è passato attraverso la sofferenza per giungervi e ogni cristiano, non è esente da essa, e per essa passa per giungere alla Salvezza che è il più importante dei miracoli.