Da dove veniamo e dove andiamo?
Da dove veniamo e dove andiamo ? Ecco le due domande che gli uomini si sono sempre poste. Essi si sono preoccupati del problema delle loro origini, ed ancor più hanno avuto interesse per quello del loro destino. Blaise Pascal ha detto del destino dell’uomo che “bisogna aver perso ogni sentimento per essere indifferenti riguardo ciò che sarà di noi”. In effetti la questione principale intorno a cui orbita tutto il pensiero di Pascal è l’interrogativo sul senso della vita, che non può essere risolvibile al di fuori della fede.
Infatti, secondo Pascal, “gli uomini sono soliti fuggire dal problema dell’esistenza stordendosi di occupazioni e intrattenimenti sociali, che rappresentano però dei meri divertissementes che non possono nascondere il pensiero costante della morte, che giunge senza che l’uomo se ne renda conto: la vita autentica deve allora avere fisso di fronte a sé il momento della fine, proprio per attraversare con maggiore responsabilità e consapevolezza il poco tempo che ci è stato destinato”. La vita, durante la quale spesso ci si domanda se finisca nella tomba, in cui si alternano tristezze e gioie, e che implica diritti e doveri, è stata spesso paragonata ad un viaggio che ognuno compie seguendo un itinerario scelto liberamente o accettato con rassegnazione. Tanti viaggi, altrettanti diversi itinerari. Questi itinerari possono essere diametralmente opposti o rassomigliarsi più o meno, allungarsi smisuratamente o al contrario prendere la vita più diretta, allontanarsi o avvicinarsi di volta in volta, ed anche incrociarsi, tracciare insomma sulla carta le linee più intricate; ma finiranno sempre per sfociare nell’una o nell’altra delle due destinazioni possibili: quella del bene, o della vita eterna; quella del male, o della perdizione eterna. Disgraziatamente la maggior parte degli itinerari giunge alla seconda destinazione, quella della perdizione. L’uomo ha sete di immortalità, di vita eterna. Vorrebbe vivere sempre e, prendendo alla lettera i suoi desideri, immagina di essere immortale. La grande maggioranza degli uomini si culla dell’ idea che l’uomo sia, per natura, immortale. Invero, le opinioni su questo argomento di capitale importanza si possono raccogliere in tre soluzioni universali: la soluzione materialistica, la soluzione tradizionalista e la soluzione condizionalista.