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«…non con il lievito vecchio, né con lievito di malizia e di perversità, ma con azzimi di sincerità e di verità» (5,8)

Accenni di sinodalità a Corinto: responsabilità condivise nella partecipazione alla comunità (1Cor 5,1-13).

Il tono della lettera s’inasprisce notevolmente appena l’apostolo punta l’attenzione sul caso dell’incesto che ha coinvolto alcuni fratelli della comunità, poiché un tale comportamento è contrario all’insegnamento del vangelo (oltre che alla stessa giurisprudenza romana), assecondando inclinazioni nocive verso gli altri e verso sé stessi. Questa è l’idea. Colui che: «immorale o avaro o idolatra o maldicente o ubriacone o ladro» (5,11), contemporaneamente, è parte della comunità, è necessario che venga allontanato. Più precisamente, Paolo afferma che è necessario distinguere il problema in sé con l’appartenenza alla comunità.

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