13 Maggio 2024

Agira festeggia il suo Patrono San Filippo

di Mario Antonio Filippo Pio Pagaria

Festeggiamenti solenni, domenica 12 maggio ad Agira, che come ogni anno, ha tributato i consueti onori al suo Patrono, il sacerdote San Filippo. Presenti Pellegrini provenienti da tutta la Sicilia. A presiedere il solenne pontificale il vescovo di Nicosia, mons. Giuseppe Schillaci, alla cui diocesi afferisce la cittadina, che vanta anche illustri appartenenti, come lo storico Diodoro Siculo. Ad affiancare il vescovo, in una chiesa reale Abbazia, gremita di popolo, prima fra tutti il sindaco Maria Greco, il parroco, don Carmelo Giunta, l’ex parroco don Giuseppe La Giusa e don Roberto Zito. Presenti, inoltre, alcuni sacerdoti e seminaristi dell’arcidiocesi di Catania. Presenti, anche,  altre autorità civili e militari. “È una gioia – ha detto il vescovo – ritrovarsi per la festa della comunità che poi coincide con l’Ascensione. Gesù dice, andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo a ogni creatura”. Ovviamente, San Filippo era sacerdote, e la sua festa, nel giorno dell’Ascensione, non è caduta per caso. Già, nella Chiesa, nulla avviene mai per caso: “Noi siamo Chiesa – ha aggiunto Schillaci- e per questa ragione, lo diceva Paolo VI, la Chiesa esiste per annunciare la buona notizia. Il Signore dice annunciate il Vangelo a ogni creatura, a ogni essere vivente, a tutto il creato” . San Filippo , difatti, era un sacerdote e come tale, annunciava il Vangelo. E non poteva mancare un riferimento alla “Laudatosí”, la seconda enciclica di Papa Francesco: “Chi è stato ad Assisi vede Francesco che predica agli uccelli. Annunciare la Buona Novella a  tutti in maniera inclusiva. Tutto è connesso, tutto è in relazione. “Annunciate quindi il vangelo a ogni creatura”. Una parola che non usa violenza che si è fatta carne” . Gli apostoli non avevano ancora capito il messaggio: “È il mistero che stiamo celebrando.  Essi pensavano che il regno di Gesù fosse un regno politico ma il Signore rispose che non spettava a loro conoscere i tempi: “Riceverete lo Spirito Santo. Adesso tocca a voi. Siete voi le mie mani e le mie braccia”. E Papa Francesco lo sta ripetendo incessantemente. “Nella visita ad limina – ha concluso Schillaci – il Papa ha ripetuto a noi vescovi di Sicilia, ancora una volta ciò: essere testimoni, in questo nostro tempo, della Buona Novella del Vangelo. Il cammino sinodale ci dice questo: la Chiesa è chiamata ad essere sacramento, strumento di unità e unione. Bisogna avere umiltà dolcezza e magnanimità. Il cristiano deve testimoniare ciò sopportandosi a vicenda . Saremo veri testimoni se capaci di conservare la unità. Ciascuno secondo la propria chiamata (carisma) . Ognuno di noi deve sempre più sentirsi  segno di unità, portare pace, armonia e serenità, nella nostra Agira, nella nostra diocesi, nell’ Europa e nel mondo. tutto Questo chiediamo al Signore per intercessione di San Filippo e in special modo la pace per Agira, per la diocesi e per il mondo intero”. Dopo la celebrazione il sindaco Maria Greco ha letto la solenne preghiera di consacrazione del popolo di Agira a San Filippo e ha salutato il vescovo, le altre autorità e la popolazione: “La città è unita e cerchiamo di esserlo, in particolare modo,  nella solidarietà e nella fratellanza” A margine, la Greco ha comunicato che è stata deliberata la dedicazione di una via a un illustre agirino, il vescovo di Caltanissetta dal 1956 al 1973, il compianto monsignor Francesco Monaco. Nel pomeriggio si è snodata per le principali vie del paese la solenne processione della Statua e della reliquia del “Braccio” , con migliaia di fedeli e il clero a seguito.

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