Salone dell’Urban Center gremito ben oltre la capienza per un grande tributo di affetto al prof. Enzo Cimino, dirigente politico dell’ex Pci che nella serata di ieri (martedì 18 novembre) ha presentato il suo libro “”. All’evento, presentato da Gaetano Libertino, sono intervenuti l’ex ministro socialista Salvo Andò, il presidente della Kore Cataldo Salerno, l’ex sindaco di Perugia Wladimiro Boccali e il prof. Maurizio Caserta dell’Università di Catania, i quali hanno offerto un’occasione di confronto aperto e sincero sullo stato della democrazia e sul ruolo della politica nella società.
Cimino, nel ringraziare tutti i presenti, ha tenuto a sottolineare che “è bello ritrovarsi qui, intanto come amici di vecchia data e poi come appassionati di quella politica che oggi non esiste quasi più, stretta nella morsa delle autocrazie che dilagano ovunque. La politica deve essere libera, partecipata e delegata, perché solo così si possono affermare i principi democratici. Vi ringrazio per essere qui così numerosi questa sera”.
“Il lavoro di Enzo Cimino è davvero meritorio – ha proseguito Andò – perché analizzando la trama dei rapporti umani che esistevano nella prima repubblica nei partiti, cerca di far capire cosa accade oggi nel nostro paese e perché tutta una serie di valori intorno nei quali le generazioni passate credevano via via sono diventati disvalori. Le riflessioni che fa Enzo sono utili dunque per capire il passato, il presente e gettare un occhio anche al futuro”.
“Questo libro – ha commentato l’ex sindaco Boccali-, può essere inteso come un Bignami della politica, dove Cimino intreccia il suo pensiero con quello di altri politici e pensatori con cui è entrato in contatto nel tempo. Il punto centrale è che oggi le democrazie illiberali dominano la scena politica internazionale, mentre quelle liberali sono ridotte a una minoranza. E tutto proviene dal fatto che purtroppo ci sono segmenti di popolazione che non vanno più a votare e che non partecipano alla vita politica. Per cui bisogna ripartire da li, se vogliamo riaffermare quelli che sono i nostri valori”.
“Dopo la lettura del libro – ha detto invece il Prof. Caserta – in cui mi sono ritrovato e che condivido nei pensieri e nelle trattazioni, vorrei lanciare una provocazione. Partendo dal concetto inglese di “delivery” legato alla politica, cioè quello che la politica è in grado di restituire ai cittadini in termini di sicurezza, sanità, istruzione, servizi, ecc., come facciamo ad affermare che siano proprio i principi democratici, quelli più indicati per raggiungere questi scopi? Tutti noi pensiamo che sia così, sono le idee in cui crediamo, ma in che modo possiamo dimostrarlo?”.
“Il grosso problema di oggi – ha dichiarato il presidente Cataldo Salerno – è che oggi non esiste più l’elemento della rappresentatività. Le persone, che non possono più scegliere per chi andare a votare, si astengono, per cui la politica ha perso quel carattere di libertà, partecipazione e aggregazione che l’ha sempre caratterizzata. E questo è un problema enorme. Perché dovremmo andare a votare se sono i partiti a decidere chi deve rappresentarci e non possiamo più farlo noi?”.
La presentazione si è conclusa con i saluti e i ringraziamenti dell’autore che ha affermato come “questo libro vuole essere una provocazione, che ci da l’idea di come fare per costruire un futuro che riporti la politica ai valori di un tempo. I temi che ho voluto descrivere hanno bisogno di trovare delle risposte concrete. Perché la politica, per tornare a essere tale, deve essere della gente e al servizio della gente”.
