L’importante servizio di dermatologia dotato di ottimi medici e diretto brillantemente dal dottor Francesco Cona, in questo momento, attivo presso l’ospedale di Piazza Armerina, non dispone di un servizio ambulatoriale attrezzato presso l’ospedale di Enna, ma soltanto di una stanza presso il poliambulatorio di via Calascibetta.
Ma ciò che è grave è il fatto che in questo momento pare che il poliambulatorio di via Calascibetta stesso non sia operativo poiché il medico in servizio sarebbe andato in pensione. Le conseguenze sarebbero catastrofiche, poiché i pazienti provenienti dal territorio di tutta l’Asp, quidi anche da Nicosia, si riversebbero tutti a Piazza Armerina, dove ci sono due medici di ruolo e un pensionato a contratto in scadenza, i quali si fanno letteralmente a pezzi per soddisfare la mole di pazienti, circa 50 al giorno che ivi si recano per essere visitati o per subire interventi.
Addirittura arriverebbe gente da Niscemi e dall’agrigentino. Per quanto riguarda Enna, sono quindi molti i pazienti provenienti da ogni parte della provincia, i quali affetti da serie e gravi patologie dermatologiche, necessiterebbero di essere visitati presso il futuro policlinico ma, ahi noi, non possono perché non c’è più il reparto che, va ricordato, era ubicato presso il nosocomio ennese medesimo e non si capisce perché sia stato decentrato presso l’ospedale di Piazza Armerina.
Non sarebbe stato più equo trasformarla in Unità operativa complessa e la sede lasciarla a Enna, o al limite anche a Piazza Armerina e l’Unita operativa semplice in una delle due sedi, senza lasciare spoglio l’ospedale di Enna dell’importante servizio? Bisogna tener conto, difatti, che alcune patologie della pelle, a volte, sono di carattere tumorale, per cui, la collegialità con unità operative come l’oncologia, presente nell’ospedale di Enna, ma anche con altre unità operative, si renderebbe logisticamente necessaria. A volte, a dire di molti, determinate scelte , spesso dettate dalla concezione aziendalistico – politica della Sanità, sono veramente scellerate . Si spera che a questo, come a tanti problemi, il nuovo direttore generale , il bravo dottore Mario Zappia, di formazione cattolica, di concerto con l’Università Kore, presieduta dal professor Cataldo Salerno e dalla sua lungimirante attenzione , riescano a porre rimedio.
Desideriamo ricordare, infine, ai politici che percepiscono stipendi a cinque zeri, che vi sono persone, le quali non possono permettersi di pagare il taxi per spostarsi da Enna a Piazza Armerina per una semplice visita di routine. Sarebbe bello veramente se la Sanità venisse riumanizzata.
