Celebrata, nella chiesetta di San Pietro in Enna, la festa della Madonna della Catena la cui devozione è forte in tutta la Sicilia. Il significato metaforico della “Catena” che da Maria viene “sciolta” è quello della liberazione delle oppressioni, dei mali, innanzitutto spirituali, ma anche fisici, quindi dal maligno. E ad Enna, la festa ricade nella terza domenica di ottobre. Non si può non menzionare l’impegno organizzativo dell’associazione dedicata, appunto alla Madonna della Catena stessa, la cui presidente Maria Giliberto insieme alla socia Nunzia Oliva, fa volontariato al carcere locale “per alleviare le sofferenze dei carcerati”. Proprio per questo motivo l’associazione quest’anno, in occasione della festa ha promosso il mercato del dolce i cui proventi andranno a beneficio dei detenuti meno abbienti. La festa quest’anno è coincisa con la XXIX domenica del tempo ordinario la cui Parola è imperniata sull’importanza della preghiera. E proprio su questa tematica, il parroco mons Enzo Murgano, ha incentrato l’omelia: “Sottolineo l’importanza di pregare sempre senza stancarsi. Ciò fa parte della dinamica della vita del cristiano e il discepolo lo fa proprio. La preghiera – continua Murgano – parte dall’ascolto orante, aperto, di chi si lascia guidare”. E cita la parabola della casa costruita sulla sabbia e quella costruita sulla roccia: “ Chi ascolta la mia parola e la mette in pratica…” La preghiera è docilità all’azione dello Spirito Santo e Maria è paradigma di ciò. “A Maria affidiamo il nostro cammino affinché spezzi quelle catene che ci allontanano da Dio e nello stesso tempo attivi quelle catene virtuose che ci avvicinano a nostro Signore”. E Maria è icona della preghiera. A lei il popolo cristiano si affida come avvocata. Presenti alla celebrazione solenne, le confraternite di Villarosa, della Madonna della Catena presieduta da Rosa Alessi e dell’ Addolorata, guidata da Rosalia Purpura.
