Organizzato giovedì scorso, ad Enna, dal Centro Studi sul Mediterraneo e sul Mezzogiorno intitolato al grande politico e sociologo ennese, Napoleone Colajanni, presieduto da Paolo Garofalo e dall’Assostampa, cui segretario provinciale è Gianfranco Gravina, un dibattito sul genocidio che sta avvenendo a Gaza. Notevole la presenza di pubblico, al di là delle appartenenze politiche. La gente, infatti, sta esprimendo la propria indignazione, soprattutto per l’assordante silenzio del Governo italiano sul vergognoso genocidio che Israele sta commettendo verso i palestinesi e che vede innanzitutto, coinvolti, migliaia di bambini. Relatori, l’antropologo Matteo Fano e la docente di studi islamici dell’ateneo di Catania, Soudaud Lagdaf che ha effettuato una lucida analisi storica su Palestina e Israele. I due hanno interloquito sul ruolo dell’Europa e dei Paesi arabi, sul loro silenzio complice e sul disperato futuro per i palestinesi. “Ciò che sta accadendo a Gaza, ha detto la Lagdaf, rappresenta solo il prologo di una ferocia che può attecchire in qualsiasi altro lembo di terra”! Nel corso dei lavori, anche un collegamento video da Tel Aviv, con Daniel, un chirurgo oncologo che ha dato una cruda testimonianza su quanto sta accadendo a Gaza. La docente ha quindi tracciato una lucida analisi storica su Palestina e Israele e di attualità sul genocidio in corso a Gaza. L’incontro ha registrato la presenza di Kheit Abdelhafid, imam di Catania e presidente della comunità islamica di Sicilia. Al termine, è stato offerto un aperitivo solidale dalla Cooperativa Iblea Servizi Territoriali, rappresentata da Alessia La Paglia ed è stata effettuata una raccolta di fondi da destinare a Medici senza frontiere per l’emergenza di Gaza. Ha collaborato allo svolgimento, la libreria Mondadori, gestita dall’antropologa e giornalista Valentina Rizzo.
