2 Novembre 2025

ENNA Don Salvo Rindone s’insedia a San Tommaso

di Mario Antonio Filippo Pio Pagaria

Si è insediato domenica scorsa nella chiesa di san Tommaso apostolo in Enna, don Salvatore Rindone, ennese, ordinato nel 2013 ed attualmente direttore spirituale del Seminario Vescovile di Piazza Armerina e Docente stabile di filosofia presso lo Studio Teologico San Paolo di Catania.

Presente alla celebrazione, l’ordinario diocesano, monsignor Rosario Gisana. A nome della comunità, Giovanna Stella, segretario del Consiglio pastorale, ha accolto il nuovo amministratore parrocchiale e ha ringraziato il vescovo : “Eccellenza Reverendissima, a nome dell’intera comunità parrocchiale di San Tommaso Apostolo, porgo il mio rispettoso e cordiale saluto a lei don Rosario e, quale segno di comunione fraterna, al nostro nuovo parroco, don Salvo Rindone, che con questa celebrazione inizia il suo ministero pastorale tra noi. Sappiamo che ogni inizio porta con sé emozioni, speranze e anche un po’ di timore. Ma vogliamo dirle fin da ora che non è solo: troverà in questa comunità cuori aperti, mani pronte a collaborare, e tanta voglia di costruire insieme un cammino di fede vivo e sincero. Caro don Salvo, ti promettiamo la nostra preghiera, il nostro sostegno e la nostra amicizia. Cammineremo insieme, passo dopo passo, nella certezza che è lo Spirito Santo a guidarci, a consolarci e a rinnovare in noi il desiderio di essere testimoni del Vangelo. Affidiamo a Maria, Madre della Chiesa, questo nuovo cammino: la nostra Mamma celeste ti sia accanto, ogni giorno, come guida dolce e sicura nel tuo ministero”.

Presenti i sacerdoti don Sebastiano Rossignolo, Mons Vincenzo Murgano, don Alessio Aira, fra Domenico Gulioso e dal Seminario don Luca Crapanzano, don Benedetto Mallia, i diaconi Salvatore Orlando e Mimmo Cardaci. Il Seminario Vescovile al completo, con la presenza preziosa dei seminaristi in formazione di cui don Salvo è il padre spirituale.

Il vescovo ha consegnato a don Salvo i segni propri del mandato pastorale: l’aspersorio, che ricorda il battesimo, con il quale il nuovo pastore ha benedetto l’assemblea e il sacro altare.

Durante l’omelia mons Gisana ha ricordato l’importanza di camminare insieme al popolo di una comunità, di non scoraggiarsi e di avere sempre un cuore umile come il pubblicano al tempio evocato da Gesù nel racconto evangelico di Luca.

Alla fine, don Salvo ha così ringraziato il vescovo e la comunità: “In questi giorni, dal mio cuore, sento pronunciare forte una parola ricorrente, ed è la parola “gratitudine”. […] Ha poi proseguito dicendo: “Oggi non è la “festa di don Salvo”, ma è la festa di questa comunità che ringrazia il Signore perché con la presenza dei suoi presbiteri, chiunque essi siano, si rende presente in mezzo al suo popolo. Il Signore non fa mancare nulla al suo popolo e la “povera” presenza di noi presbiteri può diventare l’occasione per sperimentare la grazia e la Provvidenza di Dio.

Non è la “festa di don Salvo”, non celebriamo mai le persone, ma è l’opera di Dio e le meraviglie che Egli ha compiuto, nonostante la nostra povertà e miseria: Dio non si stanca mai di fare visita al suo popolo. […] Ringrazio le autorità presenti, i miei amici venuti da lontano per vivere insieme questo nuovo passaggio della mia vita: gli amici di Roma, i parrocchiani di Gela, le consacrate dell’Ordo Virginum e le vedove di Niscemi in formazione per l’Ordo Viduarum. […] Cari parrocchiani di san Tommaso, vi dico “grazie” perché fin da subito avete accolto la mia presenza tra voi con una generosità che mi ha commosso nel profondo: dalla disponibilità da parte di tutti per ripulire e riordinare la Chiesa e i locali, alla visita degli ammalati della parrocchia, dall’accoglienza degli esercenti di quartiere all’aiuto concreto che ho ricevuto da parte dei confrati delle due confraternite della parrocchia – autentica forza motrice della comunità – ; dalla presenza gioiosa del coro che ringrazio di cuore per il sevizio di questa sera – fino alla premura delle catechiste per l’accoglienza riservata alle famiglie dei nostri bambini di catechismo. […]

La festa ha proseguito presso il salone-sacrestia delle Anime Sante con un momento di fraternità offerto dalla parrocchia agli amici venuti da fuori e ai fedeli presenti.

 

 

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