27 Ottobre 2025

Conference su ‘Aspetti agro-forestali per la gestione del territorio ennese’

Sulla Rigenerazione urbana

A cura dell’Università degli Studi Mediterranea di Reggio Calabria e della Università Kore di Enna

di Nino Costanzo

Enna/Università Kore. A cura dell’Università degli Studi ‘Mediterranea’ di Reggio Calabria e della Università degli Studi ‘Kore’ di Enna, nell’ambito del ‘Primo ciclo di Lecturs sulla Rigenerazione urbana’, conference dell’exclusive speaker Matteo Bognanno su‘Aspetti agro-forestali per la gestione del territorio ennese’, rivolto ai discendi (provenienti dalle province di Catania, Caltanissetta ed Enna) del 3°anno del Corso di Laboratorio di Progettazione Urbanistica, nonché ai dottori agronomi/ forestali della Provincia di Enna. Dopo i saluti, l’illustrazione della progettualità da parte della prof.ssa Celestina Fazia, docente di Laboratorio di progettazione urbanistica/Università Kore, e quindi la presentazione del prof. Matteo Bognanno, docente di Zootecnia speciale nel Cdl di Scienze e Tecnologie agrarie e di Etologia in Gestione sostenibile del territorio forestale e montano, Università Mediterranea di Reggio Calabria. In urbanistica ed in pianificazione territoriale è lo spazio geografico, riguardante zone urbanizzate, agricole o naturali dove è possibile attuare la progettazione, la regolamentazione e lo sviluppo dell’ambiente costruito. Gli obiettivi della pianificazione del territorio allo stato attuale, ha esordito il prof. Bognanno, sono: “Controllo e gestione dei processi di polarizzazione urbana; Riduzione dei processi sperequativi; Riqualificazione urbana e ambientale; Gestione della relazione tra città e campagna, per un verso, gestendo i processi di dispersione insediativa, dall’altro migliorando le condizioni di accesso alle informazioni ed ai servizi”.Sulla gestione della relazione tra città e campagna, la modificazione del rapporto tra superficie urbanizzata/superficie agricola a favore della prima è direttamente collegato al problema della compromissione del futuro approvvigionamento alimentare. A livello agricolo, afferma il prof. Bognanno, “il territorio si riferisce alle aree rurali destinate all’agricoltura, che non sono solo fondi coltivabili ma anche uno spazio multifunzionale che include risorse naturali, paesaggistiche e culturali. Non si limita alla semplice coltivazione, ma considera: La gestione integrata del suolo e l’impatto ambientale; La tutela del paesaggio; Le attività connesse come gli agriturismi; La manutenzione del territorio”.La provincia di Enna è caratterizzata da un territorio prevalentemente collinare e montuoso, con una superficie di circa 2.562 chilometri quadrati con una altitudine media di 700 mt. sul livello del mare. Complessivamente, ha proseguitoil relatore,  “è un territorio molto vario con una grande varietà di paesaggi e ambienti naturali. La superficie totale risulta localizzata per il: 50% in collina; 30% in montana; 20% in pianura. Tutto ciò condiziona il livello di antropizzazione delle attività agricole presenti”.                   Sulle principali produzioni agricole bisogna fare una distinzione, ha continuato il prof Bognanno, “dividendo il territorio in montagna, collina e pianura.La principale coltivazione è quella del grano duro che primeggia nei territori collinari. Di norma viene coltivato in avvicendamento con una leguminosa. Questo tipo di impostazione prevede la presenza delle produzioni zootecniche, ovvero l’allevamento di animali da reddito in grado di utilizzare le produzioni ottenute.In montagna primeggia il bosco distinguendo quello naturale e quello impiantato per ottenere legnami destinati all’edilizia o per riscaldamento. In pianura è ancora presente il grano e le colture da frutta”. Per definizione la zootecnia, afferma ancora il Bognanno,“è quella attività che permette di trasformare ciò che esubera nell’alimentazione umana in alimenti a più alto valore biologico. Quindi a seconda del territorio cambiano le coltivazioni agricole e la zootecnia ad esse legate. L’allevamento dei ruminanti, in particolare, prevede l’utilizzo della fibra ovvero gli scheletri carboniosi delle piante annuali da rinnovo o naturali. In base alle coltivazioni agricole ed alla zootecnia ad esse legata valutiamo il livello di antropizzazione di un territorio. Le zootecnie intensive primeggiano in pianura. I ruminanti minori e i bovini autoctoni riescono a sfruttare gli avvicendamenti della coltura principale e i pascoli presenti in montagna”.
L’analisi e le considerazioni sulle principali caratteristiche del territorio ennese, ci ha offerto lo spunto per la messa a fuoco delle opportunità e nello stesso tempo delle criticità presenti.
Dal punto di vista del settore agricolo, ha concluso il docente Matteo Bognanno “molteplici possono essere gli approfondimenti su specifici ‘casistudio’ legati alle produzioni agricole e zootecniche presenti nel contesto indagato. Tra l’altro, in un periodo legato alla transizione ecologica si rendono necessari studi approfonditi legati ai futuri scenari produttivi che dovranno tener conto, da un lato, delle esigenze di garantire un reddito soddisfacente ai produttori agricoli e dall’altro, contemplare gli obiettivi di salvaguardia del territorio e delle tradizioni produttivi presenti”. Di poi, discussion& insight moderati dalla prof. Celestina Fazia, con interventi degli studenti e dei dott. agronomi. A questo punto le cose, un invito del prof. Matteo Bognanno: “Mi rivolgo soprattutto a voi giovani, che rappresentate il nostro futuro, studiate, accrescete la vostra voglia di sapere e soprattutto non finite mai di sognare”.

 

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