Funicelli, il frate. È il titolo del libro di Francesco Paolo Orlando, con prefazione di mons. Antonino Rivoli, vicario generale della diocesi di Piazza Armerina, sul frate sacerdote cappuccino per diversi anni vicino a padre Pio da Pietrelcina. Nel libro è tratteggiata la biografia di Pellegrino Funicelli, Sacerdote Cappuccino nato a Sant’Elia a Pianisi (Cb) 27 marzo 1927 e morto 17 aprile 1988 e il suo rapporto con padre Pio.
Pellegrino Funicelli I genitori quando nacque lo chiamarono Ottavio, da frate scelse il nome Pellegrino, ma Padre Pio soleva chiamarlo affettuosamente “Don Tutto”, per quel suo modo di fare che non gli impediva di esprimere la sua opinione su ogni cosa. È stato per molti anni nel convento di Santa Maria delle Grazie e fu Guardiano dal 20 gennaio 1969 al 1° ottobre 1970.
Padre Pellegrino, fu per diversi anni vicino a Padre Pio, aveva il compito di fissare le prenotazioni per la confessione delle donne. Premuroso con lui, era inflessibile nel far rispettare tempi e comportamenti idonei all’ordine necessario. Ha raccolto l’ultimo respiro e le ultime parole del nostro amato Santo. Per molti anni padre Pellegrino è stato educatore di giovani. Molte persone ricorrevano al consiglio di questo frate, che aveva assorbito la spiritualità dell’amato Padre spirituale. Molto spesso trasmetteva per lettera le risposte che Padre Pio dava verbalmente ai suoi figli spirituali. Molti oggetti, come guanti, fazzoletti, asciugamani e indumenti usati dal Padre e che si trovano in archivio, portano la sua firma e data di autenticazione.
Padre Pio e Pellegrino Funicelli Era estremamente attento ad evitare che persone estranee girassero per il convento senza controllo. Sempre pronto a veglie e sacrifici. L’ultima notte di Padre Pio viene raccontata in modo semplice e commovente da padre Pellegrino. Il racconto che egli fa di quella notte, quale unico e privilegiato testimone delle ultime ore della vita terrena di Padre Pio, è certamente incontestabilmente e attendibile. Tolto dalla poltrona, il corpo di Padre Pio venne adagiato sul lettino. Nel ricomporre la salma, si constatò con stupore che non c’era più traccia delle stimmate! La cute appariva perfettamente sana dove prima, e per 50 anni, si trovavano impresse le stimmate. Un mistero nel mistero.
Francesco Paolo Orlando Detto Paolo è coniugato con Mariella, due figli Roberto e Cristian. Dal 1986 presidente del C.A.S.A. Centro Armerino studi Amministrativi (cultura, musica e turismo). Dal 1992 coordinatore del gruppo “Amici di padre Pio” della città dei mosaici.
Il libro è realizzato dal C.A.S.A. Centro Armerino Studi Amministrativi con il patrocinio de “Amici di Padre Pio” di Piazza Armerina.Il libro non ha scopo di lucro, non è in vendita. Può essere richiesto direttamente all’autore con una offerta che sarà utilizzata per scopi socio-umanitari