2 Ottobre 2025

Celebrata solennemente Santa Teresa di Gesù bambino

di  Mario Antonio Filippo Pio Pagaria

Celebrata a Palermo, solennemente, mercoledì 1 ottobre nel Santuario Madonna dei Rimedi, la festa di Santa Teresa di Lisieux, o Santa Teresa del Bambino Gesù del Volto Santo vezzeggiativamente chiamata dai devoti, Santa Teresina per distinguerla da Santa Teresa d’Avila.
La celebrazione è stata presieduta dal carmelitano scalzo padre Andrea Oddo, priore del Convento i cui padri gestiscono il Santuario dei Rimedi.
“Teresina che come si sa, è dottore della Chiesa – ha spiegato padre Andrea  – ha comunicato la sua scienza teologica attraverso la narrazione, con l’opera ‘Storia di un’anima’. Particolarmente significativo, nell’opera, l’episodio,  ‘Notte di natale del 1886’ dove la santa racconta la notte di una grazia  ricevuta a 14 anni , quando si affranca  dalla sua ipersensibilità infantile e si innamora di Gesù crocifisso. Teresina, in questa vicenda,  prende a cuore un condannato a morte che rifiuta i sacramenti e si offre al posto suo e qui avviene il miracolo: prima che avvenga l’esecuzione, lui si converte e bacia il crocifisso”.
La giovane Teresa si fa mediatrice  del dolore e si fida sempre più della misericordia di Gesù affidandosi all’intercessione di  Maria.
“Importante  la grazia di Pasqua del 1896 – prosegue  il padre – quando è ormai monaca carmelitana da tempo, ed è affetta da  tubercolosi quindi  unisce la sua sofferenza a quella del Signore offrendo la sua malattia soprattutto per gli atei che lei chiama fratelli che vuole recuperare a Cristo”.
La santa  si spegne il 30 settembre del 1897 e  prima di andarsene in Paradiso bacia e stringe nel petto un crocifisso e dice: “Mio Dio ti amo”. Le sue parole veicolano in maniera forte la scienza dell’amore, le semplici parole “Gesù ti amo”,. riassumono tutto il suo essere. “E’ amando te che io attiro il padre” .E’ questa la comprensibile scienza della teologia in Teresina, ed è comprensibile a tutti. “Lei entra continuamente nel cuore di Cristo attraverso la scrittura e come tutti i grandi ha capito, proprio ciò, ovvero che si arriva a Cristo mediante la Parola: lo ha capito  come Paolo, Agostino, Francesco, Tommaso d’Aquino, Domenico. La Parola è l’antidoto all’ateismo contemporaneo”. “Appena leggo – dice Teresina –  il santo Vangelo sento il profumo di Gesù perché so quanto  lui ami il figliol prodigo che ritorna a lui” . E Cristo Eucaristia è fondamentale:  “Non posso temere un Dio che si è fatto così piccolo, diceva Teresa, riferendosi alla Ostia – Mi ha dato  così la sua misericordia infinita, la Giustizia stessa. E proprio in questa enorme semplicità che si evince il grande spessore teologico di Teresa di Lisieux. Padre Andrea ha concluso citando la celebre poesia dove Teresa parla del suo amore per la Madonna che porta al suo figlio Gesù:  “Perché ti amo, o Maria”! Ed infine, in questo periodo di guerre e genocidi, ha ricordato che come la santa, bisogna vivere il battesimo nel dono totale di sè. Insomma, i carmelitani si distinguono sempre e va ricordato che alla diocesi di Piazza Armeria, quest’ordine ha dato tanto con più di sessant’anni di presenza ad Enna fra le monache di San Marco e i padri di San Giuseppe. Poi, sono andati via, a causa della carenza di vocazioni, ma non è detto che un giorno non possano tornare. E noi lo vogliamo sognare, e noi lo vogliamo sperare, come lo si spera in questo Giubileo.

 

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