
Iniziamo questo articolo con un classico della vita di coppia, che ci introduce all’argomento:
Marito: perché non mi ascolti quando ti parlo?
Moglie: Io ti ascolto benissimo, e comunque so già cosa mi vuoi dire…
Marito: Ma allora proprio non vuoi capire…
Moglie: l’unica cosa che c’è da capire è che vuoi sempre avere ragione tu!
Marito: no, sei tu che non ascolti e poi vuoi anche avere ragione!
Moglie: basta, non voglio più ascoltarti, tanto è inutile…[1]
Questo breve dialogo di coppia mostra quanto è difficile ascoltarsi e di conseguenza conoscersi, amarsi, comprendersi, vivere una vera relazione nel segno dell’intimità, della comunicazione, dell’amore.
Per ascoltare bisogna dare tempo, spogliarsi da ogni pregiudizio e fare spazio dentro di sè all’altro, senza sostituirlo con le proprie attese, pretese, schemi, proiezioni, ferite, bisogni. «Darsi tempo, tempo di qualità, che consiste nell’ascoltare con pazienza e attenzione, finché l’altro abbia espresso tutto quello che aveva bisogno di esprimere. Questo richiede l’ascesi di non incominciare a parlare prima del momento adatto. Invece di iniziare ad offrire opinioni o consigli, bisogna assicurarsi di aver ascoltato tutto quello che l’altro ha la necessità di dire. » (Amoris Laetitia n.134)
Per ascoltare il nostro partner dobbiamo imparare ad ascoltarci per prendere familiarità, anzitutto, con le nostre risonanze emotive, altrimenti, rischiamo di dare tutto scontato tutto, presumendo di sapere, di conoscere la persona amata. Ascoltare è un’arte, non è facile, né spontaneo perché esige tempo per osservare, accogliere senza lasciarsi condizionare da giudizi e pregiudizi. «Da un punto di vista esistenziale non c’è vera comunicazione tra persone se non c’è ascolto, capacità di mettersi dalla parte dell’altro, di entrare nel mondo dell’altro, con umiltà e rispetto, per comprenderne le ragioni, per sentirne le vibrazioni, per accogliere l’alterità, la diversità e unicità. »[2]
L’ascolto è qualcosa di luminoso. E’ come una luce accesa nella casa che illumina ogni cosa. Ascoltare è entrare nella luce, nella verità, nella realtà, nella vita degli altri in punta di piedi. Chi ascolta fa luce all’altro.
Chi ascolta non lo fa per dare soluzioni, affermare pretese, avvalorare convinzioni, pretendere ragione, ma per illuminare, aprire nuovi orizzonti, dare senso a ciò che sembra non averne. «Molte volte uno dei coniugi non ha bisogno di una soluzione ai suoi problemi ma di essere ascoltato. Deve percepire che è stata colta la sua pena, la sua delusione, la sua paura, la sua ira, la sua speranza, il suo sogno. Tuttavia sono frequenti queste lamentele: “Non mi ascolta. Quando sembra che lo stia facendo, in realtà sta pensando ad un’altra cosa”. “Parlo e sento che sta aspettando che finisca una buona volta”. “Quando parlo tenta di cambiare argomento, o mi dà risposte rapide per chiudere la conversazione”. » (A.L. 134)
Ascoltare non è dare soluzioni o imporre le proprie ragioni, ma far sentire il partner accolto, importante, farlo sentire compreso, amarlo così com’è, senza giudicarlo. Si tratta di ascoltare la delusione, le pene, la rabbia, il dolore del partner senza aggiungere la propria delusione, le proprie pene, la propria rabbia, il proprio dolore. Questo è un passaggio importante per un ascolto accogliente e al contempo non sovraccaricato di ulteriori problemi e aspettative. L’empatia è una dimensione fondamentale per un vero ascolto purché vi siano confini interiori ben delineati per non lasciarsi condizionare dalle proprie ferite, incongruenze e distrazioni emotive che non ci permetto di porre attenzione all’altro.
Ascoltare è accendere un faro d’amore verso l’altro senza abbagliarlo. Ascoltare è far emergere la luce che è nell’altro, il suo vissuto, il suoi desideri, bisogni, sogni…
L’ascolto è un arte luminosa che squarcia le tenebre del nostro egoismo, delle presunzioni, dei nostri pregiudizi.
L’ascolto e la comunicazione di coppia «richiede tempo, gratuità, pazienza, accoglienza, umiltà, rispetto. Si tratta, infatti, di fare spazio nel proprio cuore e nella propria mente all’altro. Per fare spazio bisogna svuotarsi. Il Silenzio è l’atto di svuotamento del cuore e della mente. La capacità di silenziare i nostri pensieri, giudizi e pregiudizi, le nostre manie di dare soluzioni, consigli a basso prezzo o di imporre le nostre ragioni. Il Silenzio è svuotarsi per accogliere »[3]
Come più volte abbiamo ribadito l’ascolto è un’arte, pertanto, riteniamo utile acquisire alcuni atteggiamenti concreti che possono migliorare l’ascolto e il dialogo di coppia:
- La prima cosa fondamentale per un proficuo ascolto propedeutico al dialogo di coppia è quella di avere una buona recezione di quello che il nostro partner sta dicendo. Si tratta di non cedere al giudizio o alla pretesa di dare soluzioni immediate ma di cercare di convogliare attraverso l’ascolto la nostra dimensione cognitiva ed emotiva in modo da porre al centro della nostra attenzione colui o colei che ci parla.
- Capire cosa l’altro vuol veramente dire, senza aggiungere le nostre idee, senza dare nulla per scontato, senza sminuire o svalutare.
- Essere consapevoli che siamo diversi, abbiamo codici, modalità di comunicare, di pensare, diversi. La differenza nella coppia è condizione per stabilire una vera comunicazione. E a partire dalle differenze uomo-donna che possiamo entrare in comunicazione e costruire un vero rapporto di comunione. Quando ascoltiamo è importante chiedersi : quale significato rappresenta per lui/lei quello che mi sta dice? Cosa desidera in profondità? Cosa ho capito di quello che mi ha detto? Come rendere più chiara e comprensibile la comunicazione?
Ascoltarsi mentre si ascolta l’altro. E’ importante essere consapevoli delle risonanze interiori che l’ascolto del nostro partner genera in noi, per capire se stiamo giudicando, oppure ci stiamo identificando o allontanando, distratti dai nostri pensieri e preoccupazioni.
A questi brevi consigli aggiungiamo i suggerimenti elaborati e sviluppati da Marianella Sclavi[4], insegnante di Etnografia Urbana e Antropologia Culturale, la quale ha individuati 7 punti per una proficua comunicazione che riteniamo utile anche per la vita di coppia.
Non avere fretta di arrivare a delle conclusioni.
- Quel che vedi dipende dal tuo punto di vista. Per riuscire a vedere il tuo punto di vista, devi cambiare punto di vista.
- Se vuoi comprendere quel che un altro sta dicendo, devi assumere che ha ragione e chiedergli di aiutarti a vedere le cose e gli eventi dalla sua prospettiva.
- Le emozioni sono degli strumenti conoscitivi fondamentali se sai comprendere il loro linguaggio. Non ti informano su cosa vedi, ma su come guardi.
- Un buon ascoltare è un esploratore di mondi possibili.
- Un buon ascoltatore accoglie volentieri i paradossi del pensiero e della comunicazione.
- Affronta i dissensi come occasioni per esercitarsi in un campo che lo appassiona: la gestione creativa dei conflitti.
«La comunicazione richiede tempo, gratuità, pazienza, accoglienza, umiltà, rispetto. Si tratta, infatti, di fare spazio nel proprio cuore e nella propria mente all’altro. Per fare spazio bisogna svuotarsi. Il Silenzio è l’atto di svuotamento del cuore e della mente. La capacità di silenziare i nostri pensieri, giudizi e pregiudizi, le nostre manie di dare soluzioni, consigli a basso prezzo o di imporre le nostre ragioni. Il Silenzio è svuotarsi per accogliere. «Nel silenzio è insito un meraviglioso potere di osservazione, di chiarificazione, di concentrazione sulle cose essenziali» (Dietrich Bonhoeffer).» [5]
[1]ROSSI R., L’ascolto costruttivo. EDB, Bologna, 2001
[2]FASCETTA S., MUZZICATO M. Vita Nuova. Percorso di Betania attraverso i 5 sensi. Ed. il pozzo di giacobbe, Trapani, 2025
[3]Ibidem p. 107
[4]SCLAVI M. L’arte di ascoltare mondi possibili.
[5]FASCETTA S., MUZZICATO M. Vita Nuova. Percorso di Betania attraverso i 5 sensi. Ed. il pozzo di giacobbe, Trapani, 2025