16 Settembre 2025

ENNA La statua dell’Addolorata portata in Duomo nel giorno della sua festa

di Mario Antonio Filippo Pio Pagaria 

Evento straordinario lunedì 15 settembre d Enna. La statua di Maria Addolorata, della quale ricorreva la festa liturgica, è stata traslata in duomo dai confrati anziani con a capo il rettore Giovanni Zodda. La processione è partita dalla chiesa dedicata, appunto, all’Addolorata, da dove esce solitamente il venerdì santo, per giungere solennemente in chiesa madre, accompagnata da una gran folla di popolo, dalla guida spirituale della confraternita mons. Enzo Murgano e da padre Giacomo Zangara, il parroco di San Giovanni presso cui ha sede la chiesa a lei dedicata. La sacra effigie è stata collocata sull’altare centrale e subito dopo è stata celebrata la messa solenne presieduta da Murgano e concelebrata da Zangara. Presenti le autorità civili e militari e i rettori di tutte le confraternite. L’avvenimento, per la città di Enna, è di portata storica, poiché non si verificava da vent’anni. Quest’anno, come ha detto il rettore Giovanni Zodda, la confraternita sta vivendo in un sogno, poiché, la statua, in occasione del giubileo delle confraternite e del 150mo di fondazione della confraternita è stata portata a Roma dove ha sfilato in processione alla presenza di Papa Leone. Ogni volta che si parla di Maria, ha detto padre Murgano durante l’omelia, il popolo cristiano si riunisce spontaneamente. Per l’occasione, infatti, si sono spostati nella capitale 1500 pellegrini ennesi e anche ieri il duomo era gremito. Particolare trasporto emotivo hanno dato all’avvenimento, la corale Passio Hennensis che ha accompagnato il fercolo nel tragitto tra la chiesetta dell’Addolorata e il duomo, intonando i bellissimi e commoventi brani del Venerdì Santo e la corale Stabat  Mater che ha animato la sacra liturgia. Ovviamente importante è stato l’apporto della banda cittadina. Durante l’omelia, padre Murgano ha evidenziato il ruolo importante di Maria nell’economia della Salvezza: Non hanno più vino – dice la madre al figlio -ed egli prontamente-si prodiga, affinché gli uomini possano avere, attraverso Maria, il vino, che rappresenta la salvezza di ciascun uomo. Maria è sempre presente in ogni momento del cammino umano. In questo caso è Cristo crocifisso che in punto di morte, la consegna agli uomini: “Figlio ecco tua madre”. E da quel momento Giovanni, che rappresenta l’uomo, la prende con sé. Il simulacro di Maria Addolorata si tratterrà in duomo fino a Domenica prossima 21 settembre, quando farà ritorno presso la propria casa, che é la chiesa dell’Addolorata.

Foto per gentile concessione di Luigi Nicotra

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