
Enna chiede la pace e la dignità per il popolo Palestinese. Da “stop al genocidio” a “Palestina Libera” sono tante le grida di aiuto che sono partite dall’ombelico della Sicilia e che hanno come scopo quello di arrivare alle istituzioni affinché qualcosa possa cambiare a Gaza e in tutta la terra palestinese. Ieri (sabato 6 settembre) alle 18, i cittadini ennesi hanno risposto all’appello delle associazioni, dei partiti e dei sindacati partecipando a una manifestazione pacifica, dinanzi al Palazzo del Governo, per chiedere la salvezza del popolo di Gaza e, nello stesso tempo, un cambio di passo delle istituzioni italiane ed europee. Presenti anche il deputato regionale del PD, Fabio Venezia, e l’On. Stefania Marino. A Venezia abbiamo chiesto:
“Quanto è importante essere presente alla manifestazione qui oggi?”.
“La presa di coscienza dell’opinione pubblica di tantissime parti del mondo – ha dichiarato – vuol dare una risposta al silenzio a volte anche colpevole dei governi e delle istituzioni internazionali rispetto alla questione palestinese. C’è qualcosa di drammatico – prosegue – che rischiamo di rileggere ancora una volta nei libri di storia. Quello che sta accadendo è drammatico e accade nell’indifferenza generale di chi potrebbe fermare le mani del governo israeliano che sta uccidendo, con lo strumento anche della fame, donne innocenti e bambini inermi”.
“Che iniziative avete preso come Pd all’assemblea regionale?”. “Abbiamo più volte fatto sentire la nostra voce – prosegue Venezia – e predisposto degli atti che in alcuni casi abbiamo fatto approvare, anche per stimolare il governo regionale a fare la propria parte. In alcune regioni, come l’Emilia Romagna e la Toscana, hanno creato dei corridoi umanitari per dare assistenza sanitaria ai bambini di Gaza. Registriamo invece in Sicilia un silenzio assordante da parte di Schifani e del suo governo nei confronti della questione che denunceremo già a partire dai prossimi giorni quando il parlamento tornerà a riunirsi”. Sigfrido Fadda, figura storica della Cgil e oggi presidente provinciale dell’Auser ha così commentato: “Io non ho più parole nei confronti di Netanyahu e del suo governo. Perché è importante che noi ci siamo? Perché la Palestina siamo noi, Gaza siamo noi. Sta passando un concetto nel mondo – prosegue Fadda – per cui tutte le leggi, tutti i valori sono travolti dalla legge del più forte. Cioè io sono il più forte e quindi faccio ciò che mi pare. Me ne frego delle leggi internazionali, del fatto che mi abbiano condannato, occupo territori e li faccio diventare miei. Questo situazione ci invita a difendere la civiltà, la democrazia, la legalità nazionale e internazionale”. Alla manifestazione ha aderito anche l’associazione “Progetto Sociale 2022” di Nicosia, con il suo presidente Davide Alleruzzo, che dice: “Siamo qui perché qualcosa dobbiamo pur fare per Gaza. Dicono che c’è una guerra ma io vedo un solo esercito. Secondo noi c’è un’aggressione ingiustificata ai danni di un popolo”.