
Si è tenuta alla biblioteca comunale “De Simone” di Villarosa, la presentazione del libro “Da Garzuni – Storie del secondo dopoguerra” del prof. Giuseppe Crupi. L’evento ha registrato una grande affluenza di pubblico, attirando tanti giovani e cittadini curiosi e interessati a capire o a ripercorrere quelli che furono gli anni ’50 e ’60, quei due decenni del cosiddetto “miracolo economico” che trasformarono il volto della società italiana, anche se nell’entroterra siciliano permaneva ancora “un mondo contadino fatto di cose semplici ma vere, di fatica, di lavoro, di sudore ma anche spirito di intraprendenza, di coraggio, di rapporti umani autentici”.
Presenti il sindaco Franco Costanza, l’assessore alla Cultura, Alberto Di Nicolò, e la dott.ssa Rosangela La Monica della Società “Dante Alighieri” di Enna. La presentazione è stato un evento denso di contenuti per i giovani e di tanti ricordi per gli anziani, perché dagli interventi delle prof.sse Teresa Seminara e Giuseppina Bruno e dalla lettura di alcuni brani si è rivissuto il periodo del dopoguerra. Si ripercorre, nel libro, la vita di un piccolo paese molto povero ma anche tanto solidale; di un borgo operoso, dove tutti, con enormi sacrifici, si danno da fare; di un mondo in cui non esisteva la televisione; di uomini che la sera si ritrovano nella bettola; di ragazzini che aiutavano le famiglie pascolando pecore o lavorando nei campi; ma anche di studio e scuola, che non erano accessibili a tutti, non solo per motivi economici ma anche per l’impegno intellettuale richiesto. A proposito di scuola, è stato sottolineato dalle due insegnanti che “quando un ragazzo dimostrava di essere incline allo studio, l’intera famiglia faceva grandi sacrifici per sostenerlo sia economicamente che moralmente. Spesso questi ragazzi dovevano allontanarsi da casa per studiare in un collegio, anche in tenera età, separandosi così dalla famiglia per diversi mesi”. Un esempio è il protagonista del libro Andrea: sua madre, “Giuannina”, era disposta a stare lontana da lui pur di permettergli di studiare, consapevole che si sarebbe persa momenti importanti della sua crescita. Nonostante ciò, non voleva che il promettente percorso del figlio si fermasse dopo la terza media. Andrea studiava lontano da casa da settembre a giugno e lavorava come garzone, sempre lontano dalla famiglia, da giugno a settembre. Sentiva il peso della responsabilità e il desiderio di ripagare i sacrifici della sua famiglia. Voleva assicurarsi un futuro meno faticoso rispetto a quello che avevano avuto i suoi fratelli. Dopo anni di rinunce e sacrifici, Andrea riuscì a raggiungere il suo obiettivo. “E’ un libro che vi invito a leggere – ha detto il sindaco Costanza – perché racconta quello che tutti noi abbiamo vissuto a partire dall’immediato dopoguerra. Il prof. Crupi ha descritto con cura tutte quelle situazioni che ogni famiglia viveva in quegli anni, come le condizioni di povertà o la difficoltà nel mandare i figli a scuola. Leggendolo si rivivono in maniera reale quei momenti, per cui mi congratulo con lui per avere saputo raccontare quella parte di vita che ci appartiene”. “Ci terrei a ringraziare tutti voi che siete intervenuti oggi – ha affermato il Prof. Crupi durante il suo intervento-. Questa storia rappresenta quello che tutti noi abbiamo vissuto, una sorta di traccia autobiografica. Il libro, in forma di romanzo, va letto soffermandosi su quelle situazioni di vita reale che hanno rappresentato poi un inizio per tutti, quello degli anni del benessere. Sono elementi importanti perché ci consentono di recuperare la nostra memoria”. La serata è stata allietata al pianoforte con brani di Beethoven dalla giovane Gaia Ruggero. Infine alla conclusione dell’evento, la consegna della targa personalizzata al prof. Crupi con la dicitura firmata dal sindaco Costanza e dell’assessore Di Nicolò: “L’Amministrazione Comunale al chiarissimo prof, Giuseppe Crupi con grande stima esprime profonda gratitudine per la copiosa donazione di libri alla Biblioteca comunale di questo Ente, la quale avrà il pregio di contribuire e promuovere la lettura e la diffusione della cultura”.