
Nell’ambito delle celebrazioni dedicate a Maria Santissima di Valverde, già Patrona di Enna fino al 1412, la confraternita omonima, sempre presente nelle attività pastorali della comunità cittadina, hadedicato, come avviene ogni anno, una celebrazione alle associazioni di volontariato. Presenti, dunque, lunedì scorso, nel Santuario dedicato alla Madonna di Valverde le associazioni AVIS, AVO, CRI, MISERICORDIA e UNITALSI, che hanno animato, insieme alla corale “San Pancrazio”, la liturgia Eucaristica presieduta da monsi. Enzo Murgano che, bisogna ricordarlo, oltre ad essere parroco del Duomo, cui afferisce il Santuario di Valverde, è assistente spirituale sezionale per la Sicilia Orientale dell’UNITALSI.
Il sacerdote ha sottolineato come coloro i quali fanno volontariato siano mossi dall’amore di Cristo per mezzo di Maria, primo esempio di “volontaria”, poiché, nonostante sia incinta si reca ugualmente dalla cugina Elisabetta a sua volta in attesa di Giovanni il Battista e si mette al suo servizio, che metaforicamente consegna agli uomini, affinché facciano lo stesso. Maria, quindi, è paradigma del volontario che, oltre ad imitarla nel servire il prossimo, adempie a quanto dice Gesù nel Vangelo, ossia, “Ero nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, carcerato e siete venuti a trovarmi…Ogni volta che avrete fatto ciò a qualcuno di questi fratelli più piccoli, l’avrete fatto a me”.
“Siamo chiamati – ha detto padre Murgano – ad entrare nella novità di vita evangelica con Maria , che ci guida nell’esperienza del seguire e dell’imitare Cristo”. Poi Murgano ha citato la parabola del buon pastore che conosce le sue pecore e dà la vita per il suo gregge mentre il mercenario vede il lupo e fugge. L’interpretazione che si può dare di questo passaggio omeletico è da intendersi in senso di donazione totale dell’uomo verso “l’altro da sé”, quindi la missione che ad ogni volontario spetta di compiere, ovvero cercare la pecorella perduta, l’uomo nello stato di bisogno, spirituale, fisico, psichico e aiutarlo, empatizzando con lui e riconoscendo in lui il volto del Cristo. “Ecco l’impegno delle associazioni di volontariato – ha concluso monsignor Murgano – ovunque vi sia una situazione di sofferenza, devono, come il buon pastore, lasciare le 99 pecore che versano in buone condizioni e dedicarsi a quella perduta perché in essa si rende presente il Cristo sofferente” . E la confraternita di Valverde si sforza pienamente di attuare questo messaggio. Dice il rettore Mario Cascio: “Ogni anno, vogliamo fortemente questa celebrazione, per privilegiare l’aspetto solidaristico che contraddistingue il senso che ha portato alla istituzione, nell’antichità, di ogni confraternita. E noi ci sforziamo di promuovere la solidarietà, con iniziative caritative particolari, così come fanno tutte le altre confraternite”. Ed è proprio il caso di dirlo, contrariamente a quanto qualcuno polemicamente afferma quando dice che ad Enna si fanno soltanto processioni, ci sentiamo di dire che ciò non è vero, poiché dietro ad ogni processione vi sono importanti iniziative di solidarietà, ovvero di coniugazione della fede con le opere.