
Anche quest’anno la città di Piazza Armerina ha vissuto la consueta festa di Maria Ss. delle Vittorie, patrona della città e diocesi di Piazza Armerina. Nel giorno di ferragosto il 15 agosto solennità dell’assunzione di Maria in cielo, l’intera città ma anche tantissimi fedeli da diversi comuni si sono stretti attorno all’icona di Maria. La festa come di consueto è stata preceduta dalla tradizionale “quindicina”. Dal 31 luglio ogni mattina dalle 6.30 la città si è ritrovata nella Basilica Cattedrale per venerare Maria con la recita del rosario e poi con la recita della quindicina composta dal vescovo Mario Sturzo e per la Celebrazione della Messa. Diversi momenti hanno scandito la preparazione alla festa, tra questi certamente il momento suggestivo in cui il tempietto d’argento che custodisce la sacra icona dall’altare maggiore è stato deposto sul presbiterio; e poi i diversi momenti liturgici e celebrativi dedicati a varie categorie di persone: dalle famiglie e bambini alle forze dell’ordine, dagli ammalati ai volontari, dai portatori alle vocazioni. Culmine della festa il 15 agosto. In mattinata la celebrazione delle Messe e poi nel pomeriggio alle 18.30 il solenne Pontificale presieduto dall’arcivescovo di Catania mons. Luigi Renna, concelebrato dal vescovo di Piazza Armerina mons. Rosario Gisana, dai parroci di Piazza Armerina con il servizio liturgico dei seminaristi del seminario diocesano. Quindi alle 20 la solenne processione, con la sacra icona portata a spalla.
In piazza Litterio Villari sul sagrato della chiesa di Santo Stefano il discorso del Vescovo alla città e diocesi, mons. Gisana richiamando fin dall’inizio il gravissimo dramma della guerra, ha chiesto di “implorare con Maria Ss. delle Vittorie il dono della pace”. Il testo integrale del discorso del vescovo si può leggere sul sito della diocesi.
Quindi la preghiera di affidamento della città alla Madonna da parte del sindaco di Piazza Armerina avv. Nino Cammarata che insieme all’amministrazione ha voluto fare dono alla Madonna di una medaglia d’oro che sarà custodita nel tesoro della Cattedrale”.