
OrigineIl Pesco è una pianta che ha origini orientali e precisamente è proveniente dai territori della Cina. La bellezza dei suoi fiori e la bontà dei suoi buoni frutti furono apprezzate tanto da Alessandro Magno che, la diffuse in tutto il territorio della Persia. Successivamente furono gli antichi Romani ad avviare la coltivazione della pianta in Europa e particolarmente in Italia.
La Pianta La pianta è del genere Prunus ed è appartenente alla famiglia delle Rosacee. Il Pesco richiede un clima mite e può raggiungere i 4-6 metri d’altezza. Il tronco è generalmente più o meno contorto e i rami contengono gemme di forma conica o tondeggiante. I fiori sono rosacei – rosa intenso, solitari o riuniti in grappolo. Il frutto è tondeggiante, diviso da un solco più o meno profondo, con polpa di consistenza diversa e più o meno aderente al nocciolo, a seconda della varietà (le Duracine sono tra le più aderenti mentre le Spiccagnole tra le meno).
VarietàPossiamo classificare, le numerosissime specie di pesche, in tre grandi gruppi:
Pesca comune, con buccia sottile e morbida formata di una sottile peluria e polpa gialla o bianca.
Pesca noce o nettarina, con buccia liscia e polpa gialla e compatta;
Pesca Percoca, utilizzata dall’ industria conserviera per la preparazione di sciroppi, succhi, marmellate ecc.
Esistono diverse varietà del frutto, tra le più diffuse: la “Gialla” a buccia e polpa gialla; la “Bianca” a buccia molto pallida e polpa bianca; la “Tabacchiera” con la tipica forma schiacciata e polo depresso; la “Nocepesca” a buccia liscia e rossastra; la “Percoca” prodotta in Campania con il marchio di prodotto agro – tradizionale; la “Merendella” a buccia liscia e colore bianco-verdino tipica della Calabria; la “Montagnola o Bivona”, diffusa in Sicilia con il marchio IGP (Indicazione Geografica Protetta) e con il nome del paese maggiormente produttore (Bivona, nell’agrigentino); la “Pesca di Leonforte”, diffusa anch’essa con il marchio IGP. La Pesca di Leonforte ha una caratteristica tecnica di coltivazione, atta a proteggere il frutto dalla mosca mediterranea, consistente nell’insacchettamento sull’albero. Con questa tecnica molto ingegnosa, che nacque proprio da un imprenditore agricolo di Leonforte, viene evitato l’uso degli antiparassitari.
Periodo di produzione e raccolta. Il pesco è largamente coltivato in Turchia, Grecia, Spagna, Italia e pertanto questi paesi sono i maggiori produttori ed esportatori a livello mondiale. Il periodo di produzione delle pesche va, generalmente, da fine maggio a settembre con un massimo di raccolta che si concentra nei mesi di luglio ed agosto.
Caratteristiche Nutrizionali La pesca, come ogni frutto estivo, è ricca di acqua (88gr/100 gr.) ed è ricchissima di minerali quali soprattutto il potassio (190 mg/100 gr), fosforo (20mg/100 gr.), magnesio (9 mg/100 gr) e calcio (6 mg/100gr.). Quindi si presta bene per ripristinare le perdite idrosaline causate dall’impegno fisico-muscolare per lavori pesanti o per attività sportive, specie nelle giornate calde. La pesca è anche un aiuto per chi svolge attività intellettive intense, per l’apporto all’organismo di magnesio e fosforo. Il frutto è ricco di vitamine A e C e vitamine del gruppo B e vitamina K. Nella pesca, e in qualche altro tipo di frutta fresca (kiwi, mirtillo rosso, avocado), vi è anche la presenza (anche se in quantità non molto significativa) di acidi grassi polinsaturi omega 3; importanti per la buona difesa del cuore e per la prevenzione della formazione delle placche aterosclerotiche all’interno delle arterie. La pesca è comunque un alimento adatto alla salute cardiovascolare per il non indifferente apporto di potassio che dà all’organismo. Inoltre, per la presenza di antiossidanti, la Pesca ha un’azione antiradicale e di antinvecchiamento. La Pesca è diuretica, favorisce il lavoro renale e l’eliminazione di tossine nonché contrasta la ritenzione idrica. Per suo basso apporto energetico, pari a 39 calorie/100 grammi, è un ottimo frutto per i soggetti obesi e per le diete ipocaloriche. Inoltre, grazie alle fibre in essa contenute, la pesca è un frutto con potere saziante, capace di ridurre assorbimento di grassi e zuccheri alimentari e di favorire la motilità intestinale. La Pesca, per il suo basso indice glicemico, rientra tra gli alimenti consigliati ai diabetici.
Conservazione e uso Ponendo la pesca in frigo o in luoghi freschi è possibile una più lunga conservazione. E’ buona norma lavare bene il frutto, magari in ammollo con acqua e bicarbonato. La pesca è un ottimo alimento rinfrescante e si presta bene anche per la preparazione di macedonie, granite, gelati, sorbetti, frullati e frappè.
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