
Domenica scorsa, non senza un velo di tristezza da parte di tutto il popolo ennese, il simulacro di Maria Santissima della Visitazione, in un’afosa serata di luglio, è stato riportato a casa propria dagli ineffabili “Ignudi”, allo stremo delle forze ma felici, guidati in processione, dal rettore Mimmo Valvo e dall’assistente spirituale, monsignor Enzo Murgano, felici, ancora una volta, di aver potuto servire il Cristo, per mezzo di sua Madre, Maria. E come non ricordare l’impegno profuso dai frati francescani di Montesalvo, guidati dal guardiano, fra Domenico Gulioso, che in questi 18 giorni di permanenza a Montesalvo, della statua, si sono profusi in mille iniziative, mettendo al centro la Comunitá ennese e dando spazio a tutte le realtà ecclesiali presenti in essa. La processione della Madonna “ A Muntata” si è così, svolta con enorme partecipazione di popolo devoto. Al passaggio di Maria, raffigurata nella foto, dalla brava Ester D’Agristina, molte persone, anche quelle che non frequentano la Chiesa, molte con le lacrime agli occhi, hanno consegnato nelle mani di Maria, perché le purifichi e interceda, presso il Santo Bambino che porta tra le braccia, le loro attese e le loro speranze, le loro sofferenze, le grazie ricevute. Alcuni lo hanno fatto elargendo un’offerta in denaro, altri privandosi di un oggetto d’oro, altri, non potendo donare nulla, hanno offerto “L’obolo della vedova”, ovvero una semplice preghiera, detta col cuore, la più gradita a Dio. E sicuramente Maria, non avrà dimenticato il suo popolo, con i suoi problemi, la disoccupazione in cui versano molti giovani, gli anziani con pensioni misere, la gente che non riesce a curarsi perché non può affrontare le spese, i poveri che giornalmente si recano dai parroci, i quali nel silenzio, offrono quanto possono. Tutto questo la Madonna lo ha senz’altro fatto suo e portato a Cristo. Va ricordato che la confraternita degli Ignudi,si impegna anche in opere caritative. Domenica prossima la traslazione della Madonna dall’altare centrale alla cappella dei Marmi con la repo del simulacro nella nicchia che lo contiene durante l’anno e la chiusura dei festeggiamenti.