
“Misteri e verità nella vita di un medium”, editato da “La Moderna” di Enna. Un racconto che si legge tutto di un fiato, scritto a quattro mani, da Maria Angela Casano e Angelo Cacciato. Una narrazione, che, purtroppo, nella sua cruda verità, fa toccare con mano l’arretratezza e la mancanza di elasticità mentale di una parte di una comunità, che, si spiega, quando va a votare, si faccia raggirare dal politicante furbo di tre cotte. E tutto questo perché manca la cultura e come diceva don Milani, “la differenza fra il padrone e il servo è data dal fatto che il padrone conosce 1000 parole e l’operaio ne conosce 100”. Ma qualcosa sta cambiando, grazie ai Social: la gente, anche nei piccoli centri, vive la Globalizzazione nell’accezione positiva del termine, per cui, in giro ci sono sempre più persone meno ignoranti che con la “matita copiativa” faranno la rivoluzione. Il volume è alla sua seconda edizione. La prima, va ricordato, risale a 11 anni orsono. Il libro parla della storia di un giovane, vittima di una grave forma di emarginazione da parte di una comunità che non accetta la sua diversità, quando scopre che egli vive un rapporto particolare con il cosiddetto mondo “paranormale”. Si è liberi di credere o no, ma morale laica o religiosa esige che non lo si è di puntare l’indice. Il ragazzo compie un percorso che unisce la realtà sensibile a quella metafisica, fino a fargli trovare un sofferto equilibrio. La seconda edizione di quello che può essere definito un “romanzo sociale” vanta le prefazioni di illustri personalità come Gennaro Francione, Fondatore e Presidente dell’Unione Europea dei Giudici Scrittori, e Vincenzo Guzzo, studioso delle religioni, dei miti, dei simboli e della dimensione archetipica. La genesi del libro: Il sociologo Angelo Cacciato, trovandosi nell’estate del 2004, in Sicilia, seduto al tavolo di un bar, conosce la giovane Maria Angela e ne intuisce subito il travaglio interiore. Lei, superata l’iniziale diffidenza gli confida che la causa principale della sua angoscia è la sua situazione familiare e che polarizza tutte le sue cure, premure e attenzioni verso il fratello il quale porterebbe il peso di essere dotato di un’eccezionale sensibilità che lo indurrebbe ad esplorare il campo del paranormale.
I due narrano da due punti di vista differenti. La prima, come anzidetto, sorella del protagonista, diretta testimone dei fatti, ricostruisce le vicende vissute dal fratello e da tutta la famiglia; il secondo cura gli aspetti sociologici delle molteplici e a volte rocambolesche vicende cercando, nei limiti del possibile, di investigarne le origini e riscontrando, attraverso confronti e citazioni, rilevanti motivazioni storiche e letterarie.
Non anticipiamo nulla perché intendiamo lasciare al lettore la scoperta e la critica di questo testo che parla tanto di superstiziosa emarginazione nei confronti di una famiglia di onesti lavoratori tanto da costringerli a cambiare zona di residenza.
La storia è ambientata nel Centro Sicilia alla fine degli anni’ 80 e copre un ventennio di vita del protagonista, allora quattordicenne. La vicenda suscita subito tanto scalpore e diviene un caso assolutamente unico e inedito in quell’angusto angolo lontano dal progresso e dal vero benessere.
Problematico a tal punto che l’emarginazione di Pierantonio e di tutta la famiglia risalente agli inizi della vicenda a tutt’oggi ne risente; tuttavia, pare che la pubblicazione cominci a gettare un po’ di luce, così come la copertina stessa raffigura, sulle tenebrose vicende e sul cupo pregiudizio dell’ignoranza umana.
Lo scopo del lavoro è mettere in guardia le persone sprovvedute e aiutare a capire chi realmente viene colpito da fenomeni del genere.
Nell’Appendice della nuova edizione sono stata incluse le recensioni di importanti studiosi e giornalisti, Sandro Consolato, studioso di storia delle idee, di esoterismo e di religioni, Giuseppe Accascina, direttore della rivista della Società di Storia Patria della Sicilia meridionale e Gianni Maritati, vice caporedattore nella Redazione Cultura e Spettacoli del TG1.