
Il Polo Educativo “Padre Giovanni Minozzi” di Gela affidato alla Cooperativa di Comunità “Padre Giovanni Minozzi – Parco Educativo Laudato si”, il 20 giugno 2025, ha avuto la gioia di inaugurare il Micro Nico, realizzato nell’ambito del progetto “Città Nido – Poli integrati per l’infanzia” e i rinnovati locali grazie ai lavori realizzati al Superbonus 110% per gli enti no profit.
All’inaugurazione, è stato presente mons. Rosario Gisana, vescovo della diocesi di Piazza Armerina, e il CDA della Cooperativa formato dal presidente Giuseppe la Spina e dai membri don Savino D’Amelio, don Cesare Faiazza, don Filippo Celona e il diacono Rocco Sanfilippo. Era il 2020, in piena pandemia, quando la Cooperativa, allora presieduta da Vincenzo Madonia, accolse la grande sfida di farsi carico della scuola Don Minozzi di Gela. La proposta nacque dal vescovo della nostra Diocesi, mons. Rosario Gisana, che accolse l’accorato appello dei Padri dell’Opera Nazionale per il Mezzogiorno d’Italia. Una storica scuola cattolica paritaria rischiava la chiusura. La sfida fu accettata mossi soprattutto da due grandi obiettivi: salvaguardare i posti di lavoro delle 11 persone che nel 2020 operavano nella struttura e rilanciare una realtà educativa che ha sempre rappresentato un presidio di valori e cultura per la comunità gelese. Non avendo grandi risorse a disposizione, la Cooperativa, ha partecipato a bandi e finanziamenti pubblici, ottenendo tutto ciò che si era prefissato. Hanno preso vita vari progetti importanti come: Crescere insieme, Youth City, Con i Bambini e Città Nido che hanno permesso l’attivazione delle sezioni Primavera, infanzia e Nido. Molto preziosi sono stati anche i progetti PON e PN. In questi 5 anni la famiglia lavorativa è molto cresciuta: tra il secondo e il terzo anno di attività si sono aggiunte 10 unità mentre tra il quarto e il quinto anno altre 14. Oggi, il “Don Minozzi”, oltre ad una grande comunità educante composta da 35 dipendenti ha circa 200 bambini e con consapevolezza, come ha espresso il dottor Giuseppe La Spina: “si può affermare che siamo di fronte non solo ad una scuola ma ad una famiglia, ad una casa dell’infanzia e della speranza, ad una fucina di educazione e futuro, ad un segno tangibile che quando le sfide si affrontano insieme, con coraggio e visione, i risultati arrivano e sono meravigliosi”.