
La XIX edizione del Rapporto Italiana nel Mondo dalla Fondazione Migrantes, presentata a Roma a novembre del 2024, descrive minuziosamente un’emigrazione siciliana che continua a crescere senza sosta. Nel 2023, circa 15.000 siciliani hanno lasciato l’isola, consolidando un trend storico di migrazione verso l’estero. Il fenomeno, già esploso dopo la crisi del 2008, racconta di un territorio in difficoltà: disoccupazione, fuga dei giovani talenti e infrastrutture carenti alimentano un esodo che impoverisce la regione. Il rapporto fotografa una realtà che si fa sempre più drammatica, con migliaia di siciliani che ogni anno scelgono di abbandonare la propria terra per cercare opportunità all’estero. L’emigrazione di massa -sostiene Joska Arena- sta impoverendo la Sicilia, non solo dal punto di vista demografico, ma anche culturale ed economico. La perdita di giovani talenti significa un calo nel capitale umano, fondamentale per lo sviluppo del territorio. La popolazione residente è sempre più anziana, rendendo il tessuto sociale e produttivo fragile e meno economico. L’emigrazione genera in Sicilia -dice ancora Arena- tanti fattori negativi e drammatici per lo sviluppo del territorio: carenza di capitale umano, ridotta crescita economica, riduzione del gettito fiscale, bassa produttività e capacità di innovazione, perdita di investimenti, abbassamento dei salari a lungo termine e critico declino culturale e sociale, con effetti negativi sul Pil della regione anno dopo anno. Il rapporto evidenza -sostiene infine Joska Arena- che, senza interventi strutturali in ambito lavorativo, educativo e infrastrutturale, la Sicilia rischia di continuare a perdere non solo abitanti, ma anche vitalità economica e culturale. La crescente “diaspora interna”, con giovani che si spostano verso il Nord Italia e quella internazionale mostrano come la questione sia di portata nazionale, richiedendo una visione integrata per fermare l’esodo costante.
Consapevoli che generosità, accoglienza e ricchezza d’animo sono i tratti caratteristici in cui si riconoscono i siciliani e che attribuisco loro anche il resto degli italiani, l’Ordine regionale dei giornalisti di Sicilia ha organizzato a Mirabella Imbaccari, palazzo Biscari, la V edizione della “Giornata del Siciliano nel Mondo”, che dopo la premiazione delle eccellenze siciliane e dei ragazzi di scuola media che hanno svolto un tema sull’emigrazione, si terrà un convegno sui temi dell’emigrazione.
Il programma di massima prevede: introduzione del moderatore Salvo Li Castri, consigliere Ordine dei giornalisti; breve relazione di Salvatore Augello segretario generale dell’USEF giornalista; saluti istituzionali di Giovanni Ferro, sindaco di Mirabella Imbaccari. Altresì, intervengono: l’on. Nuccia Albano, assessore della Famiglia delle Politiche sociali e del Lavoro; la dott.ssa Maria Grazia Di liberti, dirigente generale assessorato: l’on. Marco Falcone, deputato europeo; l’on. Giuseppe Lupo, deputato europeo; l’0n. Fabio Porta, componente della Commissione Finanze della Camera. Infine, conclusione del Sen. Angelo Lauricella, presidente dell’USEF. “Molti sono gli interventi fatti in questi ultimi tempi apportati alla legislazione sull’emigrazione e sull’immigrazione, per cui il tema del convegno di quest’anno affronterà le nuove tematiche che si aprono in seguito alle modifiche legislative relative sia alla cittadinanza che all’accoglienza”. “Un convegno, quindi, che si dà il compito di aggiornare l’analisi sulle migrazioni cercando di individuare un adeguato modus operandi capace di interpretare le novità ed adeguare i necessari interventi”.