A Mazzarino si presenta “I miei giorni a Brancaccio con padre Puglisi”

interverranno due testimoni di Giustizia

di Carmelo Cosenza

“Se ognuno fa qualcosa si può fare molto”, si apre con questo pensiero folgorante di Padre Pino Puglisi, il sacerdote ucciso dalla mafia a Brancaccio nel 1993, l’invito che don Pino D’Aleo, vicario Foraneo di Mazzarino, rivolge per prendere parte alla presentazione del libro “I miei giorni a Brancaccio” di Roberto Mistretta. L’evento avrà luogo a Mazzarino venerdì 28 marzo alle ore 17 presso l’auditorium della chiesa di Sant’Ignazio di Loyola.
Le parole del beato padre Pino Puglisi, “Se ognuno fa qualcosa si può fare molto”, dice don Pino, – “a distanza di anni, sembrano cucite addosso al tempo che stiamo vivendo”.
Il vicario foraneo di Mazzarino sottolinea come la cittadina “sta attraversando una fase storica problematica, difficile, incerta”. “Si campa a iurnatacontinua p. D’Aleo, –  aspettando chissà quale miracoloso e provvidenziale intervento salvifico, mentre la rabbia monta e la rassegnazione scava solchi sempre più profondi nel nostro quotidiano”.
L’invito che il sacerdote rivolge è che “ogni cittadino di questo paese può fare qualcosa per aggiustare un pezzo della realtà che lo circonda. – Ricordando come – in molti già lo fanno; in silenzio, a fari spenti nella notte. La luce è già dentro di loro”.
La presentazione del libro, vedrà oltre la presenza dell’autore Roberto Mistretta, di due testimoni di giustizia che saranno collegati da remoto (un fatto che non ha precedenti in Italia), del dott. Giovanbattista Tona, dell’avv. Rocco Guarnaccia e dell’avv. Giuseppe Paci.
“Si parlerà di speranza, di uomini coraggiosi e sfide apparentemente impossibili, dell’importanza e del valore delle scelte che facciamo ogni giorno”.