13 Febbraio 2025

Al carcere di Enna festeggiata la giornata dell’ammalato

La visita della statua della Madonna di Lourdes

di Andrea Forania

Lo scorso 11 febbraio, presso la casa circondariale “Luigi Bodenza” di Enna, in occasione della XXXIII Giornata Mondiale dell’Ammalato, un ristretto gruppo di volontari/e dell’UNITALSI delle sottosezioni di Enna e di Caltanissetta si sono ritrovati presso la struttura per un momento di preghiera e condivisione con i detenuti, alla presenza del Direttore della casa circondariale, dott.ssa Gabriella Di Franco, della Capoarea educativa dott. ssa D ‘Amore Elena e del personale della Polizia Penitenziaria in servizio presso la struttura. Una statua della Madonna di Lourdes è stata portata in processione lungo i corridori della struttura fino alla cappella dove ha avuto luogo la Santa Messa presieduta da don Giuseppe Anfuso, Assistente Spirituale della Sottosezione UNITALSI di Caltanissetta, e concelebrata da don Giacomo Zangara che da diversi anni svolge il suo ministero come cappellano del carcere di Enna.

Il carcere non è un luogo del tutto nuovo nella storia di Bernadette Soubirous, a cui apparve a Lourdes la Madonna: infatti, uno degli alloggi che la pastorella andò ad abitare fu proprio un cachot, ossia un’ex-prigione.
Nella vita, purtroppo, esistono diverse forme di prigioni in cui l’uomo può ritrovarsi: non esiste solo la prigione fisica, come una cella del carcere, ma ci sono anche forme di detenzione spirituali, morali e psicologiche, che sono legate a cause e fattori che molto spesso non ci rendono veramente liberi: il peccato, ad esempio, ci rende prigionieri di noi stessi. Il messaggio che si è voluto trasmettere ai detenuti della casa circondariale di Enna durante il momento di preghiera è stato incentrato sul senso del Perdono e sulla Speranza che è proprio il tema del Giubileo di quest’anno. All’interno del carcere non solo si può cambiare la propria vita ma si può scoprire la fede ed incontrare Gesù e scoprire che Dio-Padre non è un giudice che punisce ma un buon pastore che cerca di portare la propria pecorella smarrita sulla giusta strada. All’offertorio, simbolicamente, i volontari dell’Unitalsi hanno portato in dono una cesta con dei doni per i detenuti, costituiti da indumenti e detergenti personali, frutto di una piccola raccolta fondi da parte dei volontari dell’associazione.

Nel giorno dedicato alla festa della Madonna di Lourdes, i volontari dell’UNITALSI hanno voluto mettere in pratica le parole del Vangelo: “ero nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, carcerato e siete venuti a trovarmi”.