
Lo scorso 11 febbraio, presso la casa circondariale “Luigi Bodenza” di Enna, in occasione della XXXIII Giornata Mondiale dell’Ammalato, un ristretto gruppo di volontari/e dell’UNITALSI delle sottosezioni di Enna e di Caltanissetta si sono ritrovati presso la struttura per un momento di preghiera e condivisione con i detenuti, alla presenza del Direttore della casa circondariale, dott.ssa Gabriella Di Franco, della Capoarea educativa dott. ssa D ‘Amore Elena e del personale della Polizia Penitenziaria in servizio presso la struttura. Una statua della Madonna di Lourdes è stata portata in processione lungo i corridori della struttura fino alla cappella dove ha avuto luogo la Santa Messa presieduta da don Giuseppe Anfuso, Assistente Spirituale della Sottosezione UNITALSI di Caltanissetta, e concelebrata da don Giacomo Zangara che da diversi anni svolge il suo ministero come cappellano del carcere di Enna.
Il carcere non è un luogo del tutto nuovo nella storia di Bernadette Soubirous, a cui apparve a Lourdes la Madonna: infatti, uno degli alloggi che la pastorella andò ad abitare fu proprio un cachot, ossia un’ex-prigione.
Nella vita, purtroppo, esistono diverse forme di prigioni in cui l’uomo può ritrovarsi: non esiste solo la prigione fisica, come una cella del carcere, ma ci sono anche forme di detenzione spirituali, morali e psicologiche, che sono legate a cause e fattori che molto spesso non ci rendono veramente liberi: il peccato, ad esempio, ci rende prigionieri di noi stessi. Il messaggio che si è voluto trasmettere ai detenuti della casa circondariale di Enna durante il momento di preghiera è stato incentrato sul senso del Perdono e sulla Speranza che è proprio il tema del Giubileo di quest’anno. All’interno del carcere non solo si può cambiare la propria vita ma si può scoprire la fede ed incontrare Gesù e scoprire che Dio-Padre non è un giudice che punisce ma un buon pastore che cerca di portare la propria pecorella smarrita sulla giusta strada. All’offertorio, simbolicamente, i volontari dell’Unitalsi hanno portato in dono una cesta con dei doni per i detenuti, costituiti da indumenti e detergenti personali, frutto di una piccola raccolta fondi da parte dei volontari dell’associazione.
Nel giorno dedicato alla festa della Madonna di Lourdes, i volontari dell’UNITALSI hanno voluto mettere in pratica le parole del Vangelo: “ero nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, carcerato e siete venuti a trovarmi”.