Ad Aidone un presepe “acrolito” nei ruderi della Chiesa

Realizzato dalla Confraternita dell'Annunziata

di Carmelo Cosenza

È stato inaugurato martedì 17 dicembre e sarà fruibile 24 ore su 24 per tutto il periodo natalizio. Il presepe è stato allestito dalla Confraternita Maria SS. Annunziata (la più antica delle 7 presenti ad Aidone)  che ha voluto “donare” questa realizzazione alla città. La location, scelta dalla Confraternita è il luogo che ha visto l’inizio della storia del sodalizio: la chiesa diroccata del XVII secolo di cui i confrati  ancora oggi custodiscono alcuni beni, come la scultura dell’Annunciazione e le porte in legno pitturate che proteggevano l’immagine dell’Annunziata. “Abbiamo scelto questo luogo – dicono gli amministratori della Confraternita – non per suscitare pietismo, perché è facile arrivare qui e dire “peccato, che bel luogo, perché non viene ricostruito?”, ma piuttosto per scuotere gli animi di tutti e invitarci a un impegno concreto con le autorità competenti”.

La Confraternita opera all’interno di un piccolo oratorio,  attiguo ai ruderi della chiesa, da dove ha inizio e si conclude la processione del Venerdì Santo, e che per la grande partecipazione di fedeli risulta “piccolo”.
“Il Natale rappresenta la rinascita, – dicono ancora dalla Confraternita –  quindi auguriamoci questa rinascita ogni giorno”.
“Questa rinascita abbiamo cercato di rappresentarla nell’allestimento di questo piccolo presepe acrolitico. – continuano ancora –  I rami secchi, l’albero verde della vita e la mano che sorregge il Bambinello simboleggiano la mano nostra, quella che lavora, quella di Dio, e la mano che tendiamo al fratello”.

Il presepe realizzato dalla Confraternita è di tipo  “acrolitico” si ispira ai famosi “Acroliti di Morgantina” e ai 12 “Santoni” di Aidone, che rappresentano i dodici apostoli di Gesù, usati per la domenica delle Palme e per la Giunta di Pasqua.

“Vi invitiamo dunque a visitare il presepe a Aidone, –  dicono infine i confrati – ma soprattutto a visitare Morgantina e il Museo Archeologico di Aidone, che espone i meravigliosi reperti dell’antica città ellenistica”.

 foto (di Michael Donato):

L’albero sempreverde posto all’interno dell’arco rappresenta l’albero della vita.
I rami secchi, inclinati quasi come se si prostrassero all’albero verde della vita, simboleggiano la morte.
La culla con la corona di spine (morte), sormontata da una corona regale (vita), rappresenta la gloria di Cristo.
La melagrana simboleggia la fertilità, celebrando la figura della madre che nutre.
Le uova, simbolo di rinascita e fertilità, rappresentano la vita.
Il grano simboleggia il ciclo delle rinascite.
La colonna frantumata rappresenta la distruzione del paganesimo e l’inizio del cristianesimo con la venuta di Cristo (morte e rinascita).

Le due date:
MCCXXIII (1223), data del primo presepe allestito da San Francesco.
MMXXII (2023), anno della prima realizzazione del presepe per Aidone.

 

 

 

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