Festa dei poveri, Giubileo e un Convegno Regionale Caritas a Piazza Armerina tra gli eventi programmati
I diaconi della Diocesi al lavoro per programmare l’anno Pastorale
Domenica pomeriggio, 25 settembre, si è riunito il Collegio Diaconale presso i locali della parrocchia Santa Lucia in Gela. Ha aperto i lavori il diacono Mario Zuccarello, direttore responsabile dell’intero collegio, il quale ha invitato a celebrare l’ora nona. Ha guidato la meditazione con una riflessione profonda ed intensa il diacono Mimmo Cardaci. Successivamente, il direttore ha chiamato tutti a programmare il nuovo anno pastorale 2024/2025, che si presta ad iniziare. È emerso che il primo impegno concreto è quello di realizzare la festa dei poveri, che si celebrerà a Valguarnera, probabilmente domenica 24 novembre 2024, con la partecipazione dei diaconi in tutte le Celebrazioni Eucaristiche nell’arco della mattinata fino a mezzogiorno. Nel pomeriggio, i diaconi, gli operatori Caritas, gli addetti al volontariato ed i fedeli laici di tutti i 12 vicariati si riuniranno con il vescovo in chiesa Madre per dare inizio ad un grande convegno, con la presenza di un insigne relatore e la testimonianza concreta di persone, che dalla loro estrema povertà materiale, esistenziale e spirituale, grazie al lavoro silenzioso dei diaconi e della Caritas, nonché di tutti gli operatori, sono risorti in ogni senso. Dopodiché, è stato delineato l’anno giubilare, che si aprirà in diocesi domenica 29 dicembre e che si concluderà il 28 dicembre 2025. Il direttore ha ricordato che il giubileo di tutti i diaconi del mondo si svolgerà a Roma dal 21 al 23 febbraio 2025 con papa Francesco. Il collegio ha ideato anche gli esercizi spirituali per la propria formazione e catechesi, da svolgersi fuori diocesi, possibilmente nel mese di novembre 2025. Infine, è stato progettato un grande Convegno Regionale Caritas, che si terrà a Piazza Armerina nel mese di maggio 2025. In cantiere, come si evince, ci sono molte iniziative, idee, suggerimenti a favore dei poveri, dei piccoli, dei sofferenti, degli emarginati e degli esclusi. Il collegio ha asserito che occorrono molta comunione, collaborazione, condivisione non solo tra i diaconi ma soprattutto tra diaconi, sacerdoti e fedeli laici. È stato sottolineato come Monsignor Rosario Gisana abbia dato vigore, energia e forza al corpo diaconale, investendolo di una nuova dignità, unica in tutta Italia. I diaconi, infatti, lavorano in piena autonomia, piena fiducia e collaborazione fattiva ed operosa, in armonia con il vescovo, cercando con umiltà di superare gli ostacoli che incontrano nel loro ministero.