Una manifestazione in sinergia tra confraternita, parrocchia, insegnanti, grest e gruppi folkloristici
A Enna centinaia di bambini ai piedi della Madonna
Nella serata del 30 giugno, centinaia di bambini ennesi, accompagnati da genitori e nonni si sono recati in Duomo, a rendere omaggio a Maria Santissima della Visitazione. La manifestazione è stata fortemente voluta dal parroco del duomo stesso, Enzo Murgano, nella quale espressione abbiamo colto gioia e felicità nell’accogliere i bambini.
Altro grande protagonista dell’evento è stato il rettore della Confraternita degli Ignudi, Mimmo Valvo, che ha accolto, assieme ai suoi collaboratori la fiumara di bambini che sono andati a depositare dei fiori artificiali , da loro realizzati, con l’aiuto degli insegnanti, ai piedi della Madonna. Importante l’apporto dell’Avis di Enna e dei gruppi folcloristici “I Faiddri”e “Kore” che hanno intonato, in maniera commovente, la nota e tradizionale coroncina “O Stiddra beddra”. «Lasciate che i bambini vengano a me, non glielo impedite: a chi è come loro infatti appartiene il regno di Dio. In verità io vi dico: chi non accoglie il regno di Dio come lo accoglie un bambino, non entrerà in esso». Sono le parole di Gesù, ed era tempo, che la Festa della Madonna si sdoganasse dai tradizionalismi. Domenica sera, con questa accoglienza festosa dei bambini, si è voluto dare, ad avviso di chi scrive, un segnale di rinnovamento della Chiesa ennese, che si proietta verso il terzo millennio adattandosi, così come vuole Papa Francesco, alle esigenze dei tempi. Una Chiesa, dunque che anche a Enna, accoglie tutti, al di là dei formalismi e delle etichette della “Labeling theory”. Ed è certamente un inizio, un’apertura verso l’accoglienza che la comunità ecclesiale ennese vorrà offrire a tutte le realtà, E domenica, la Madonna ha sorriso certamente, vedendo quella miriade di bambini, ma ha sorriso anche nel vedere i malati dell’Unitalsi, in prima fila, a renderle, come ogni anno, omaggio. Monsignor Murgano ha detto ai genitori e ai nonni presenti: “Grazie, voi siete i primi catechisti dei vostri figli e dei vostri nipoti. La Mamma ci ha messo insieme e tutti insieme stiamo facendo qualcosa di buono”. Non ha mancato di ringraziare l’Avis, i Faiddri, il gruppo Kore, i catechisti, gli insegnanti e tutti coloro i quali hanno contribuito alla riuscita della serata, che poi si è protratta con uno spettacolo musicale offerto dall’Avis, durante il quale, si sono esibiti, congiuntamente gli anzidetti gruppi folcloristici. Abbiamo chiesto ad uno dei più attivi collaboratori del parroco, Emanuele Messina,di sintetizzare il significato dell’evento: “ È l’immagine. – ha detto- della trasmissione della fede espressa nelle parole della nostra coroncina. Così abbiamo trasmesso e continueremo a trasmettere la fede verso la nostra Patrona. La manifestazione è stata preparata con la collaborazione della confraternita, della parrocchia, delle insegnanti, dei grest e dei gruppi folkloristici che ci hanno aiutato a pregare e a invocare Maria come nostra madre” E tutto, secondo Messina, “ si concretizza in nell’offerta dei fiori che hanno fatto i bambini alla Madonna e in questo momento di preghiera perché il simbolo del fiore nell’immagine devozionale e il modo più puro e più semplice da donare alla nostra Mamma”.