Evento
Le qualità dell’olio EVO, la biodiversità, l’educazione e le opportunità per le aree interne”.
Villarosa. Un suggestivo viaggio alla scoperta degli oli di qualità. L’olivicoltura di qualità per la rinascita delle zone interne. Biodiversità e territorio. L’olio protagonista a tavola. Questi i temi trattati nell’evento a cielo aperto organizzato dal Comune di Villarosa, dall’Ordine dei dottori agronomi e dottori forestali della Provincia di Enna, nonchè dall’APO (Società cooperativa agricola produttori olivicoli) e dall’OTS (Le olive da tavola di Sicilia).
Una platea interessata ha partecipato domenica scorsa a Villarosa, in Piazza delle Scienze e della Cultura, ad un dibattito con al centro un percorso formativo sulla olivicoltura ed una degustazione guidata degli oli, per riconoscerne pregi e difetti. Dopo i saluti iniziali dell’Assessore Michelangelo Taravellaa nome dell’Amministrazione Comunale e del dott. Gaetano Savoca, presidente dell’Ordine dottori agronomi e forestali della Provincia di Enna, il quale ha rimarcato il ruolo importante svolto dall’Ordine a sostegno dell’innovazione e della ricerca in Agricoltura, è stato il presidente dell’APO Giosuè Catania a relazionare sul tema: “Le qualità dell’olio EVO, la biodiversità, l’educazione al consumo e le opportunità per le aree interne della Sicilia”.Dopo una lunga disamina legata allo stato di sofferenza nel quale vivono le aziende agricole a causa di una persistente siccità che in Sicilia sembra non terminare, il presidente Giosuè Catania ha voluto rimarcare con forza la esigenza di un cambio di passo per dare ulteriore valore all’olivicoltura ed affrontare le criticità strutturali che rischiano di indebolire un comparto che con le sue eccellenze ( 6 DOP e 1 IGP ) , legate al grande patrimonio di biodiversità, viene riconosciuto ed apprezzato dai consumatori di tutto il mondo. Ed è proprio nelle zone interne, soggetti a continuo spopolamento che bisogna invertire la rotta, agendo sulle infrastrutture e sui servizi per rendere attrattivo il territorio nei confronti di chi vuole intraprendere una forma di turismo esperienziale per dare valore alle aziende agricole della filiera Olivicola olearia, i luoghi di ritrovo culturale e la vita serena delle campagne. A tal proposito giova attuare il percorso oleo turistico mettendo in rete le comunità e le loro ricchezze ove la presenza dell’uomo nei territori sia garanzia del mantenimento ambientale e paesaggistico. Al termine dei lavori che ha visto il contributo del giovane studente di Agraria Luca Sollami e del Consigliere Comunale Angelo D’Alù la platea è stata piacevolmente coinvolta in un assaggio degli oli attraverso un percorso sensoriale condotto dal dott. agronomo Riccardo Randello, esperto assaggiatore. È stata un’esplosione di profumi che ha catturato l’attenzione dei presenti, a dimostrazione della qualità dei nostri oli sulla cui tradizione storica e millenaria,ha parlato con dovizia di particolari il dott. Riccardo Randello facendo riferimento ai diversi usi dell’olio nella cosmesi, nella narrazione dei libri sacri e nelle attività sportive dell’Antica Grecia e dell’Epoca Romana. Gli impegni assunti dall’APO di svolgere un corso di potatura degli Ulivi sono stati richiesti e condivisi dai partecipanti.