luminare dell'archeologia classica a livello internazionale, specialista di Morgantina (Aidone)
Deceduto il noto archeologo Malcom Bell
Il 7 gennaio scorso è morto a Roma il noto archeologo e professore Malcom Bell III, era nato l’1 giugno del 1940. Il prof. Bell è stato un luminare dell’archeologia classica a livello internazionale, specialista di Morgantina, Aidone. Per il suo impegno profusoper il sito archeologico e il museo di Aidone, il 26 giugno 2008, il comune di Aidone lo aveva onorato conferendogli la cittadinanza onoraria: un riconoscimento della lunga associazione e dell’impegno di Bell con l’antico sito di Morgantina, dove, dal 1980, è stato direttore degli scavi americani. Pubblichiamo una nota dell’arecheologa aidonese Serena Raffiotta, pubblicata sul suo profilo Facebook. Malcolm Bell era l’amico di tutti; per me, prima ancora che un maestro, Mac era come un parente per la grande, forte e sincera amicizia che da sempre lega la mia alla sua famiglia. Riposa in pace, Mac!
Non ci sono parole che possano esprimere il grande e inconsolabile dolore di oggi per l’improvvisa scomparsa a Roma di Mac, il Professore Bell, luminare dell’archeologia classica a livello internazionale, specialista di Morgantina, nome indissolubilmente associato al suo da oltre 60 anni.
Quante calde estati trascorse negli anni Ottanta a Serra Orlando insieme ai suoi figli, ai tempi in cui bambini lo seguivano insieme alla moglie ad Aidone, trascorrendo in Sicilia qualche mese di vacanza mentre lui era dedito al suo lavoro e molto impegnato come direttore della missione americana a Morgantina.
Dopo averlo sentito a Natale per i consueti auguri, lui felice di trascorrere le feste a Roma con figli e nipoti, lo avevo pensato proprio ieri pomeriggio, senza sapere che da qualche giorno si trovava ricoverato in ospedale per una pesante influenza.
Avevo promesso a me stessa di impegnarmi personalmente per organizzare in primavera la presentazione ad Aidone del suo ultimo lavoro, la monumentale monografia sull’agorà di Morgantina edita un anno fa. Ne avevamo parlato mesi fa ma senza raggiungere un accordo, data l’incertezza sulla sua prossima trasferta in Sicilia a causa delle precarie condizioni di salute.
Non avevo insistito, intuendo che non si sentiva sicuro di viaggiare soprattutto nella stagione fredda, ma in cuor mio non riuscivo ad accettare che non dovesse essere protagonista di una grande festa tutta per lui al museo, sapendo quali immani fatiche gli era costato lavorare a quest’ultima pubblicazione.
E invece Mac ieri 7 gennaio 2024 è volato in cielo, così all’improvviso, nel silenzio e nella riservatezza che lo hanno sempre contraddistinto, lontano dalla sua cara Virginia, a Roma dove insieme alla moglie amava tanto stare e dove ha sempre avuto un’accoglienza speciale dagli amici dell’Accademia Americana, dove aveva vissuto da studente negli anni Sessanta e poi da docente negli anni Novanta e dove da qualche tempo trascorreva gran parte dell’anno, per poter stare più vicino ai suoi adorati figli e nipoti, residenti in Europa.
E’ andato via senza prendersi i nostri accorati applausi, i nostri più bei complimenti e i nostri doverosi e dovuti ringraziamenti per aver investito la sua intera esistenza su Morgantina, per aver fatto di Aidone – dov’era amico di tutti – la sua seconda casa, per aver voluto tanto bene agli aidonesi da meritare nel 2008 la cittadinanza onoraria, per aver lavorato negli ultimi anni – impegnandosi senza sosta, notte e giorno, nonostante l’età avanzata – alla revisione dei dati di scavo in archivio e dei reperti nei depositi del museo di Aidone con l’obiettivo di regalare alla comunità scientifica mondiale il suo più importante studio su Morgantina, una monumentale e minuziosa opera – il volume VII dei Morgantina Studies – dedicata alle attività archeologiche nell’area dell’agorà.
Il vuoto che lasci è incolmabile, mio carissimo Mac. E sono certa che la tua anima vivrà per sempre li, tra le rovine di Morgantina, tra quelle pietre che le tue mani hanno accarezzato tante volte in cerca di risposte.
Li a Serra Orlando, dove ogni giorno soffia un vento leggero che ristora, sono certa che ti rivedrò passeggiare, sorridente, calmo e paziente come sei sempre stato, immerso nella beatitudine che è dei buoni.