L’artista mazzarinese che addotta i cani abbandonati
“Diamo una seconda possibilità ai cani abbandonati: adottiamoli”. Gabriella Di Natale (foto) artista pittrice di origini mazzarinesi ha adottato 6 cani dai rifugi di Caltanissetta, Butera e Piazza Armerina tra cui Paco, vincitore della targa premio “cane più fortunato” all’evento “4 zampe in palestra” a San Cataldo, promosso dall’Ufficio comunale “Benessere animale e lotta al randagismo” con lo scopo di sensibilizzare contro l’abbandono e favorire le adozioni presso i canili.
“Nei canili di Caltanissetta ci sono migliaia di cani! – afferma Di Natale – E’una vera piaga che bisogna arginare. Un piccolo contributo lo possiamo dare con le adozioni. Siamo prossimi al Natale e sarebbe bello donare un amico a quattro zampe facendo un gesto di amore e di rispetto. Purtroppo di fronte ad un problema così gigante, molti, soprattutto sotto le feste, preferiscono recarsi nei negozi e acquistare i cani per poi magari abbandonarli e accrescere la piaga del randagismo. Per esempio il mio cane Milo, un cane di razza cirneca, una delle più antiche sulla terra, è stato raccolto dalla strada che era magro da sembrare una carcassa. E poi vorrei aggiungere che un meticcio non è certo da meno di un cane di razza e questo molti non lo capiscono. Siamo di fronte a tanti pregiudizi da abbattere e proprio per questo va coltivata la cultura delle adozioni e la non mercificazione di un atto di amore verso una creatura amica dell’uomo. Paco ha vinto il premio “cane più fortunato” perchè essendo nero spesso i cani neri sono vittime del pregiudizio legato al colore”. Paco, Palù, Luna, Gaia, Milo ed Estela sono i cani presi in adozione dall’artista Di Natale, con loro anche una gattina recuperata dalle campagne di Ragusa. Durante la manifestazione al Pala Sport di San Cataldo hanno partecipato tanti meticci di piccola, media e grande taglia che sono stati accompagnati in prove di agility, e diverse sono state le categorie premiate (tra cui il cane più anziano, il più somigliante al padrone ecc).