“La nostra è stata un’amicizia fraterna ; posso testimoniare il suo zelo apostolico, l’intenso ministero sacramentale, la catechesi ai piccoli, ai giovani, ai vari gruppi che negli anni si sono succeduti. Sorprendente il suo impegno per i tanti incarichi, svolti con assiduità, pazienza, bontà, senza recriminazioni, lui che stabilmente era sofferente”.
Il vescovo mons. Gisana, prendendo spunto dal Vangelo proclamato nella celebrazione (Mt 11,25 -30), ha ringraziato il Signore per il dono che è stato don Giovanni “Un sacerdote dalla dotta semplicità, che è stato capace di annunciare il Vangelo e servire la Chiesa e la Diocesi con disponibilità, umiltà e semplicità”.
“P. Messina desiderava l’incontro con il Signore – ha sottolineato il Vescovo – e certamente in questi ultimi giorni sentiva che questo incontro si stava per realizzare”.
“Pur vivendo questo momento nella tristezza – ha continuato il Vescovo – vogliamo ringraziare il Signore per averlo dato al nostro presbiterio, e vogliamo ringraziare don Giovanni per la sua testimonianza di umiltà e semplicità”.
Un telegramma della superiora generale delle Ancelle riparatrici del Sacro Cuore, delle quali don Giovanni è stato cappellano, è stato letto al termine della celebrazione. La direttrice delle suore salesiane di Pietraperzia intervenendo alla fine, ha ricordato l’impegno di P. Messina fin da quando l’istituto pietrino ospitava le fanciulle, alcune delle quali anche orfane, e lui sapeva essere vicino loro con spirito paterno.

Alla fine della celebrazione alcuni sacerdoti hanno voluto portare a spalla il feretro di p. Messina fin sul sagrato della chiesa.