
Sabato 21 ottobre presso la sala conferenze del Museo diocesano si è svolta l’annuale conferenza diocesana per il Sovvenire organizzata dal Servizio diocesano per la promozione del sostegno economico alla Chiesa cattolica diretto dal cav. Orazio Sciascia. Presenti i referenti delle parrocchie e alcuni sacerdoti e commercialisti.
Sciascia ha introdotto i lavori presentando i dati relativi alle erogazioni liberali date per il sostentamento dei sacerdoti, da quelli nazionali a quelli regionali a quelli diocesani.
La Sicilia, rispetto alle altre regioni ha fatto registrare un aumento del 23% delle somme offerte nel 2022 rispetto all’anno precedente pari a 259.719,00 euro piazzandosi al 10° posto tra le regioni italiane.
Il dato a livello regionale riguardante le 18 diocesi di Sicilia registra per l’ennesima volta il primato della diocesi di Piazza Armerina per numero di offerte, 1951, seguita da Catania (936 offerte) e Palermo (665 offerte) con una somma totale di 27.690,20 euro, l’11,9% in più rispetto all’anno precedente.
Quasi tutti i Comuni della Diocesi hanno fatto registrare un incremento sia nel numero di offerte che nelle somme offerte, tranne il consistente calo di Enna (-42,6% di offerte) e Gela (-11,5% di offerte e il leggero calo di Riesi.
Fino alla fine dell’anno potranno essere effettuate le offerte liberali per il sostentamento del clero attraverso le consuete modalità. Per informazioni https://www.unitineldono.it/
È intervenuto il diacono Mario Zuccarello, direttore della Caritas diocesana, il quale ha presentato i progetti in corso di svolgimento finanziati con i fondi otto per mille concessi alla diocesi piazzese: il progetto “Tu mi riguardi” per la povertà educativa, rivolto a ragazzi in disagio sociale a Mazzarino presso le suore FMA e il laboratorio gioco-sport che coinvolge circa 80 ragazzi dello stesso oratorio; il laboratorio di mosaico per ragazzi disabili presso la parrocchia S. Cuore di Gela; i corsi “Pane quotidiano” nelle tre carceri di Enna, Gela e Piazza Armerina per far conseguire ai detenuti la qualifica di pasticcere e pizzaiolo; la attività teatrali e il corso di barbiere e parrucchiere; l’accoglienza dal maggio 2022 di 43 ucraini in diversi comuni della diocesi; la costituzione della Fondazione “Fratelli tutti” per promuovere il lavoro, la formazione degli operatori Caritas con l’uso delle terre di Montagna Gebbia alla Cooperativa “Faber est” per il lavoro agricolo specializzato in collaborazione con la Tunisia che invierà una decina di giovani per imparare la coltivazione di colture particolari.
Don Giuseppe Paci, direttore dell’Ufficio per i Beni culturali ecclesiali ha illustrato le opere in corso di realizzazione circa i restauri con i fondi otto per mille: S. Teresa ad Enna, locali parrocchiali a Mazzarino, S. Rocco a Butera e altri progetti per i quali è stata presentata istanza alla CEI.
A conclusione mons. Gisana ha sottolineato l’importanza dello slogan che caratterizza questa Campagna “Uniti possiamo”; non è facile la collaborazione tra clero e laici. C’è un virus che la ostacola ed è il clericalismo. “Questo servizio è molto importante – ha detto – perché ci aiuta a capire cos’è la comunione. Occorre far sì che la gente torni ad avere fiducia nella Chiesa”.