18 Ottobre 2023

Lettera del Vescovo ai diaconi permanenti

di Carmelo Cosenza

Lo scorso 8 ottobre il Vescovo ha incontrato tutti i diaconi permanenti della Diocesi ai quali sono affidati i Centri di ascolto della Caritas nei diversi Vicariati.
Nell’incontro sono emersi alcuni punti di riflessione sul senso della chiamata al diaconato permanente, in questa Chiesa locale a servizio dei poveri.
In seguito all’incontro, il vescovo mons. Rosario Gisana ha scritto una lettera rivolta ai diaconi permanenti e agli assistenti ecclesiastici nei quali ha voluto ribadire che l’ambito giusto per svolgere il ministero diaconale è proprio la Caritas diocesana.

Nella lettera il Vescovo, ricordando l’aspetto identitario della vocazione diaconale: ‘Carità – servizio ai poveri, annuncio della Parola e servizio all’Altare’, rimarca come non può venire mai meno il servizio ai poveri, perché altrimenti si rischia di sottrarsi a quella che è l’identità vocazionale.

Scrive il Vescovo che la chiamata al diaconato permanente all’interno di una Chiesa tutta ministeriale “si colloca nell’ampio raggio  dell’evangelizzazione, sapendo  che  il  servizio  ai  poveri  è  annuncio   del  Vangelo”.

Questo impegno  nella Chiesa è prezioso, – si legge – e  riguarda  i poveri, gli emarginati,  gli esclusi,  gli ammalati:  quanti attendono  di essere difesi e non hanno voce; ma è pure servizio per  la Chiesa: per  i  credenti,  clero  e fedeli laici”.
Poiché la presenza di Gesù nei poveri è “principio  sacramentale – scrive ancora il Vescovo – il diaconato  permanente nella Chiesa, oltre a servire i poveri e mediare  proposte  concrete  per un riscatto   sociale,   ha   il  compito   di  suscitare   o  svegliare   nelle   comunità   parrocchiali,    in collaborazione con i parroci,  il senso di un’appartenenza ecclesiale  apertamente  sensibile  con chi è disagiato  ed emarginato”.

Nella sua lettera il Vescovo fa riferimento ai Centri di Ascolto della Caritas con l’auspicio che siano presenti   in tutti i  vicariati   della   diocesi e che “costituiscono  uno   strumento   indispensabile  di solidarietà,  sia  per  aiutare   materialmente  coloro   che  fanno  richiesta,   sia  per   sollecitare esperienze  di promozione  umana (cooperative)” e all’istituzione lo scorso gennaio  della Fondazione,  “Fratelli tutti”, il cui  scopo  è aiutare  associazioni   ecclesiali  e laiche  a condividere  le  proprie  risorse,  espletandole per il bene comune. 

Per mons. Gisana “questo compito così delicato, necessita di una solida formazione  spirituale. Non  è possibile  scorgere  efficacemente i  bisogni  dei poveri,  tentando soluzioni  incisive,  e  ancora  meno  mettere  in  comunione,   in  nome  della  carità  evangelica, parrocchie, associazioni, confraternite, movimenti  e gruppi spontanei,  se non si è accompagnati dallo  Spirito  di Dio”. Per questo il Vescovo ribadisce la necessità di mettersi  in ascolto della parola di Dio, individuando “tempi  e modi per ritrovarvi  insieme – è chiaro con le vostre mogli – meditando il  testo  biblico  e verificando  alla luce di quanto  viene  proposto  il cammino  di fede che state perseguendo” attraverso ritiri mensili o periodici, esercizi  spirituali  annuali e incontri  di  formazione   con  l’Assistente ecclesiastico”.

Il testo integrale della lettera del Vescovo su www.diocesipiazza.it

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