Nell'ambito della XXIII edizione del premio
Premio alla carriera per il pittore Pittore Forte
Il pittore di Cefalù Giuseppe Forte è stato insignito del Premio alla Carriera dalla giuria della XXIII edizione del concorso “La Gorgone d’Oro” di Gela promosso dal Centro di Cultura “Salvatore Zuppardo” presieduto da Andrea Cassisi.
“Da sempre vocato all’arte, luogo d’eccellenza della sua lunga carriera, – è scritto nella motivazione – Pippo Forte è impegnato in una ricca e prestigiosa attività artistica che esprime ricchezza di riferimenti storici, letterari, architettonici, umani della Sicilia esaltati da pennellate ora raffinate, ora gentili, ora graffianti. Intellettuale dell’arte che ha formato intere generazioni regolando la bussola del futuro della cultura nell’ambito della pittura, Pippo Forte racconta la bellezza con diverse e variegate tecniche, dalla china alla tempera, dalla matita ai colori ad olio, facendo emergere il ritratto tipico dell’artista isolano”.
Commosso, forte, ha così ricordato: “Era l’anno 1966 e avevo 19 anni, esordisce. Avendo avuto la nomina per l’insegnamento di “Educazione Artistica” presso la Scuola Media Paolo Emiliani Giudici, raggiunsi Gela partendo da Cefalù. Il Preside, Prof. Virgilio Argento mi ha accolto con molta cordialità rammaricandosi di avermi scambiato per un alunno. Non dimenticherò mai l’esperienza professionale e umana acquisita proprio qui, a Gela: ho trovato gentilezza e disponibilità non solo in tutti i colleghi, con alcuni di essi ho avuto un autentico rapporto di vera amicizia che è durato nel tempo, ma anche con tante altre persone al di fuori l’ambito scolastico.
Non potrò mai dimenticare Franco Li Puma, Ignazio Gulino, Emanuele Zuppardo, Antonio Occhipinti, Pippo Vitale che sarà il futuro sindaco di Gela, Elio Russotto e tanti altri. Proprio in questa città, nella Sala Consiliare del Comune, assieme al compianto amico Franco Li Puma, ho allestito nel 1967 una mostra di disegni e pitture inaugurata dal Sindaco Paolo La Rosa e presentata dal Preside Virgilio Argento, riscuotendo un notevole successo.
Negli anni, anche se non ho più insegnato a Gela, sono venuto frequentemente ad esporre le mie opere in mostre personali o collettive in questa Città alla quale sono rimasto legato da tantissimi ricordi e cari amici come Andrea Cassisi, Vincenzo Salsetta, Luciana Carfì, Emanuele Zuppardo che ha recensito, organizzato e curato con attenzione molte mie esposizioni. Dal mio primo incontro con questa splendida città sono trascorsi 57 anni e oggi sono veramente onorato di ricevere il premio alla carriera per meriti artistici.
La pittura fa parte della mia vita. È testimonianza della mia vita, linguaggio che parla a tutti gli uomini perché esprime i miei stati d’animo, tessuti e intessuti di gioia e di dolore, di angoscia e di speranza, di tristezza e di amore, di interrogativi e di paure, di aspirazioni e desideri. È fatta anche di intuizioni, di momenti di folgorazione, di ripensamenti, di presa di coscienza, di solitudine, di comprensione dell’umanità, per quel poco che mi è possibile comprendere. Non avere a portata di mano pennelli e colori, per me è come vivere senza ossigeno”.