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A Enna il convegno nazionale dell’Ordo Virginum (24-27 agosto)

Un antico Ministero riprende vigore nella vita della Chiesa

Si sono svolti ad Enna dal 24 al 27 agosto presso l’hotel Federico II i lavori dell’incontro nazionale dell’Ordo virginum (in seguito OV) sul tema “L’arte di comunicare con il cuore” ispirato al messaggio di Papa Francesco per la 57ma giornata mondiale delle comunicazioni sociali “Parlare con il cuore ‘secondo verità nella carità’ (Ef 4,15)”.

Circa 200 le partecipanti – consacrate, donne in formazione e donne interessate al carisma, che dal 24 al 27 agosto, guidate da esperti della comunicazione si sono confrontate sull’argomento. “I mezzi di comunicazione – hanno spiegato le quattro consacrate che compongono il gruppo per il collegamento dell’Ordo Virginum delle diocesi italiane – sono continui generatori di nuovi luoghi di relazioni da curare, luoghi nei quali siamo anche noi chiamate ad entrare “con il cuore” come dice il Papa.
Le consacrate dell’OV sono presenti in 119 diocesi italiane. Scomparso per molti secoli l’OV è rifiorito per impulso del Concilio Vaticano II. Sono circa 600 oggi le donne italiane che hanno scelto di consacrare la propria vita a Cristo secondo questo rito che risale ai tempi apostolici. I Padri della Chiesa vedevano riflessa nelle vergini consacrate “l’immagine della Chiesa sposa totalmente dedita al suo sposo”. La vocazione delle consacrate dell’OV è radicata nella Chiesa locale e affidata alla cura del vescovo che le segue fin dai primi passi del discernimento. Vivono il proprio progetto di vita secondo una personale regola e provvedono da sole al proprio sostentamento. Portano un unico segno esteriore: l’anello che viene loro consegnato durante il rito di consacrazione, come segno di alleanza sponsale con Cristo Signore. Diversi i vescovi delle diocesi di Sicilia che hanno guidato le celebrazioni e la preghiera: da mons. Mario Russotto, vescovo di Caltanissetta e delegato CESi per la Vita consacrata, a mons. Rosario Gisana, vescovo di Piazza Armerina, da mons. Giuseppe Schillaci, vescovo di Nicosia, a mons. Alessandro Damiano, arcivescovo di Agrigento, passando per mons. Calogero Peri, vescovo di Caltagirone, mons. Cesare Di Pietro, ausiliare di Messina, mons. Giuseppe Marciante vescovo di Cefalù e mons. Corrado Lorefice, arcivescovo di Palermo.
I lavori, svolti in forma laboratoriale, si sono imperniati attorno a due relazioni principali: quella di Cristina Vonzun, giornalista, direttrice dell’associazione responsabile dei media cattolici della Svizzera, anch’essa consacrata nella diocesi di Lugano, che ha trattato il tema “Donne consacrate nell’era della comunicazione digitale”, e don Luigi Maria Epicoco, della diocesi de l’Aquila su “Le donne nella bibbia: una comunicazione ‘altra’”. Infine Andrea Monda, direttore de L’Osservatore Romano, si è soffermato su “Comunicare è narrare: a servizio della Chiesa in uscita di Papa Francesco”. Non sono mancati momenti di conoscenza della Chiesa siciliana attraverso le sue figure più eminenti: S. Agata, Pina Suriano, don Pino Puglisi, Rosario Livatino e le testimonianze di Gregorio Porcaro del Centro Padre Nostro di Palermo, don Pino Vitrano della Comunità Speranza e Carità di Biagio Conte e Cristina Fazzi, medico missionario ennese in diretta dallo Zambia.
L’evento è stato occasione per conoscere da vicino una realtà – quella delle vergini consacrate – in crescita: oltre al report dell’appuntamento, infatti, nello speciale realizzato dall’Ufficio stampa della Conferenza episcopale siciliana è proposto un approfondimento sulla figura delle consacrate, i dati dell’Ordo Virginum in Italia e un focus sulla sua presenza in Sicilia.

Interviste a:

– Cristina Vonzun, giornalista
– Mons. Paolo Ricciardi, vescovo referente CEI per l’Ordo Virginum
– Viviana Paliotta, Gruppo nazionale di Collegamento
– Paola Di Marco, Ordo Virginum della diocesi di Piazza Armerina



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