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Nella festa della natività di Maria, che tanto amava, segnato dalla sofferenza si è addormentato in Cristo

“Grazie don Dario, prete buon pastore”

Alle 4 del mattino di giovedì 8 settembre, festa della natività della Beata Vergine Maria, all’età di 54 anni, si è addormentato nella pace di Cristo don Dario Pavone, parroco della parrocchia San Filippo d’Agira in Piazza Armerina e fino a pochi mesi fa anche di Santo Stefano.
Segnato dalla malattia, don Dario ha concluso la sua giornata terrena proprio nel giorno della festa della Madonna che tanto amava “particolarissima era la sua devozione alla Vergine Maria – ha detto il vescovo mons. Rosario Gisana – e allora era certo che il Signore lo chiamasse nella festa della Madonna”
Era nato a Piazza Armerina il 7 giugno 1968 da Giuseppe e Maria Antonia Gallina. Aveva ricevuto i Sacramenti dell’iniziazione cristiana presso la parrocchia San Filippo di Piazza Armerina. La sua formazione cristiana e vocazionale avvenne inizialmente proprio nella parrocchia San Filippo sotto la guida del parroco don Paolo Romano attraverso l’appartenenza al G.A.M.
In seguito, si trasferì nella parrocchia Sant’Antonio di Padova, inserendosi nel gruppo del R.n.S. e guidato dal parroco mons. Salvatore Zagarella. Spinto dal desiderio vocazionale dopo aver espletato il servizio di obiettore di coscienza, iniziò gli studi presso l’istituto Magistrale di Piazza Armerina e all’età di 27 anni conseguì la maturità Magistrale.
Nel settembre del 2001, all’età di 33 anni venne accolto nel Seminario diocesano e cominciò a frequentare i corsi di Teologia presso la Pontificia Facoltà Teologica di Sicilia in Palermo, dove nel febbraio del 2008 conseguì il grado accademico del Baccellierato in Sacra Teologia.
il 31 ottobre del 2008, nella Cattedrale di Piazza Armerina venne ordinato diacono e affidato come collaboratore parrocchiale alla parrocchia Sant’Antonio di Piazza Armerina, dove tra l’altro si prese cura in maniera particolare dei giovani e collaborando con le diverse associazioni di volontariato e per i disabili. Fu ordinato sacerdote il 18 aprile del 2009 nella Cattedrale di Piazza Armerina da mons. Michele Pennisi. Continuò il suo ministero di vice parroco nella parrocchia Sant’Antonio di Piazza Armerina e l’1 settembre del 2016 fu nominato parroco delle parrocchie San Filippo e Santo Stefano di Piazza Armerina.
Grande impegno profuse nelle due comunità parrocchiali, che servì con tanto zelo, così come ha ricordato mons. Gisana nel corso dell’omelia ai funerali facendo riferimento al brano del Vangelo della Visitazione di Maria alla cugina Elisabetta ‘partì in fretta’ “devoto della Madonna, lo ha manifestato anche attraverso il suo ministero: lo abbiamo visto sempre di corsa e in fretta da San Filippo a Santo Stefano e poi al Carmine incontrando tutti e cercando tutti, attraverso le sue inclinazioni e attenzioni verso i più bisognosi, con uno zelo apostolico grande”.
I funerali sono stati celebrati venerdì 9 settembre nella Cattedrale, gremita di fedeli, e con la partecipazione di numerosi sacerdoti della diocesi “Un riconoscimento del servizio di questo sacerdote, buon pastore, – ha detto don Rosario – non solo per le sue qualità, ma anche per le tante opere buone che ha fatto”.
Nella sua omelia mons. Rosario ha definito più volte don Dario buon pastore, “buon pastore perché si è conformato a Gesù, anche nella sofferenza. Sento di ringraziare il Signore, per il dono che mi ha fatto di questo sacerdote e che ha fatto al presbiterio della Diocesi”.
La sofferenza che lo ha accompagnato, soprattutto negli ultimi mesi, lo ha proprio conformato al Cristo sofferente “ho colto nei suoi dolori – ha detto ancora il vescovo – una matura somiglianza con Gesù che lo stava sempre più plasmando, fino agli ultimi istanti della sua vita, sopraffatto dai dolori”.
“Il dolore – ha sottolineato mons. Gisana – lo ha reso vicino alle persone che lui ha amato e che lo hanno amato, e questo suo dolore entra nel mistero della redenzione del piano di salvezza che Dio sta pensando per l’umanità”.



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