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I Vescovi di Sicilia ribadiscono le indicazioni della CEI per le feste

A Natale Messe prima del coprifuoco e campane a mezzanotte

Il 7 dicembre scorso in modalità on-line, si è svolta una Sessione straordinaria della Conferenza Episcopale Siciliana. Ha presieduto i lavori mons. Salvatore Gristina. Dopo le comunicazioni all’assemblea circa i recenti lavori on-line del Consiglio Episcopale Permanente della CEI, il presidente ha manifestato la solidarietà alla Chiesa di Acireale e al suo vescovo, mons. Antonino Raspanti, per l’uccisione di fra’ Leonardo Grasso dei Padri Camilliani, a servizio della casa che accoglie tossicodipendenti e malati di Aids. Ha poi rivolto gli auguri a due confratelli che ricordano l’anniversario dell’Ordinazione Episcopale: mons. Giovanni Accolla il 4° anniversario (7.12.2016) e Mons. Corrado Lorefice il primo lustro (5.12.2015).
Circa la celebrazione della Messa nella notte di Natale, i Vescovi invitano i presbiteri ad attenersi alle indicazioni del Consiglio Permanente della CEI, del 1° dicembre scorso: «Per la Messa nella notte sarà necessario prevedere l’inizio e la durata della celebrazione in un orario compatibile con il cosiddetto “coprifuoco”». Come segno di gioia natalizia e di comunione, il 24 dicembre, a mezzanotte, in tutte le chiese si suoneranno le campane a festa. Si propone che in ogni famiglia a mezzanotte sia vissuto un breve momento di preghiera, tramite un testo che ogni ufficio liturgico diocesano predisporrà, che preveda l’inno del Gloria e lo svelamento del Bambinello del presepe.
In merito alla nuova formulazione della preghiera del Padre Nostro introdotta nella terza edizione del Messale Romano, il Consiglio Episcopale Permanente nella recente sessione ha sottolineato che, per una vitale esigenza di piena comunione e di omogeneità nella preghiera del Padre Nostro, «con l’inizio dell’uso del Messale si cominci ad avvalersi da subito della nuova versione in tutte le altre celebrazioni liturgiche sacramentali e non sacramentali (ad esempio, la Liturgia delle Ore) come pure nelle pratiche della pietà popolare (ad esempio, il Santo Rosario)».
In questo periodo di pandemia a causa del Covid 19, i vescovi esprimono vicinanza e solidarietà al personale medico e paramedico, dei mezzi di soccorso e a tutti i volontari per la dedizione mostrata nel curare e soccorrere i malati; assicurano, inoltre, il ricordo nella preghiera per le vittime di cui, recentemente, purtroppo, si è registrato un considerevole aumento, e per le famiglie che hanno perso i propri cari. Inoltre, mentre ringraziano i cappellani ospedalieri per il servizio svolto, auspicano per loro ogni possibile facilitazione nell’accedere ai reparti Covid per portare il conforto spirituale ai malati, soprattutto in questo momento in cui l’impossibilità di incontrare i familiari accresce la sofferenza e la solitudine. Infine, manifestano la loro attenzione agli ospiti delle Rsa e delle Case di riposo auspicando che in questo Natale si possa andare incontro alla loro solitudine con mezzi adeguati che favoriscano la comunicazione con i parenti.
I vescovi formulano gli auguri di un Buon Natale perché il periodo delle festività sia vissuto nella gioia che si sperimenta nella contemplazione della nascita del Bimbo di Betlem e nell’impegno perché tutti possano gioire e ricevere il lieto annuncio della salvezza. E raccomandano che questo periodo di feste sia vissuto nel rispetto diligente delle indicazioni per il contenimento del virus.



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