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La storia di un dono nella seconda edizione del libro di Giacomo Giurato

Quel ‘naso rosso’ che racconta la voglia di vivere

Dopo la prima fatica letteraria del 2018, Giacomo Giurato ci rende partecipi della seconda edizione riveduta e ampliata del suo libro-testimonianza Io voglio vivere. La storia di un dono raccontata dal protagonista (a cura di Adoces Sicilia, CeSVoP 2020, 132 pagine).
Per chi non conoscesse l’autore, si fa presto a rimediare. Il Patch Adams del Sud Italia, col naso rosso e il sorriso sempre stampato in faccia, capace di sorridere anche a una vita che all’età di 44 anni viene segnata da una neoplasia mieloproliferativa.

Quello che dà un tono nuovo a questa seconda edizione del libro è il coro di voci di amici e di professionisti che raccontano la vivacità e la voglia di vivere del protagonista e di chi, come lui, è affetto da malattie rare. La rarità in questo caso non riguarda solo la percentuale di malati che nel mondo sono colpiti da questa particolare forma aggressiva di cancro al midollo, non riguarda neanche la possibilità di trovare donatori compatibili (quasi 1 su 100.000), ma la sorprendente storia che Giacomo consegna ai suoi lettori.

Dall’incontro con medici straordinari, che hanno fatto della loro professione una vera vocazione all’amore, alle amicizie strette con i pazienti, diventati amici di cammino e combattenti di corsia, fino all’incontro memorabile con Papa Francesco avvenuto per ben due volte, prima a san Pietro e poi a Piazza Armerina, in occasione della visita pastorale del pontefice nel settembre 2018.

La sofferenza che questa particolare malattia riserva non fa sconti a nessuno ma Giacomo non teme di raccontare da “protagonista” il mondo dei malati di neoplasie ematologiche, per lo più sconosciuto, e di dare voce anche a chi si nasconde, come se la malattia fosse una colpa da espiare in solitudine. Lo scopo del libro, quindi, è quello di dare speranza e introdurre alla logica del dono e della solidarietà. Non a caso il libro non può essere venduto ma solo “acquistato” con donazioni libere al fine di contribuire ai progetti dell’ADOCES per i giovani pazienti ematologici.

Il caro Jack dal “nasso rosso”, così come lo chiama una delle voci del libro, commuove i suoi lettori per la profondità delle parole e regala sorrisi a chi si lascia travolgere dalla sua “voglia di vivere” che trapela in ogni pagina del libro. Grazie Giacomo.



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